Lo studio degli economisti Mazzanti e Musolesi indaga le dinamiche degli ultimi 40 anni

Senza politica ambientale non c’è innovazione verde: una lezione per il Green deal

Ma in assenza di investimenti adeguati in R&S e capitale umano la transizione ecologica non riesce a svilupparsi. Una ripresa sostenibile post-Covid passa solo da qui

La relazione tra innovazione ambientale e politica ambientale è centrale per comprendere la transizione ecologica e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e incremento di efficienza nell’uso delle risorse naturali. Lo studio A Semiparametric Analysis of Green Inventions and Environmental Policies analizza gli scenari macroeconomici di lungo periodo di innovazione, politica, investimenti in R&S e capitale umano. I risultati sono importanti per la fase di investimenti su Green deal e Just transition che l’Italia e l’Europa si apprestano ad effettuare.

Per migliorare la comprensione dei fenomeni di innovazione a lungo termine e la valutazione delle politiche, il lavoro utilizza modelli statistici flessibili che catturano shock e non linearità, che caratterizzano il mondo reale. Si allontana dai modelli più rigidi in termini di ipotesi dei modelli economici standard.

Un primo risultato rilevante è che gli effetti della R&S e del capitale umano sul processo di innovazione sono caratterizzati da forti non linearità e effetti ‘soglia’: gli investimenti sono importanti per sostenere l’innovazione e le ‘crisi’ possono generare anche momenti di ulteriore incremento dell’attività innovativa, se alla base vi è un’attività forte di investimento.

Un altro risultato importante è che le politiche ambientali hanno guidato in modo significativo le invenzioni verdi dall’inizio degli anni ’80. L’effetto è significativo sia dal punto di vista economico che statistico. Tale effetto aumenta in modo non lineare con la R&S interna e legata a scambi internazionali:  è necessaria una massa critica di entrambe le variabili per rendere efficace la politica. Questo risultato è molto rilevante per coniugare investimenti in ricerca e politiche ambientali verso il Green deal e Recovery fund.[1]

A livelli estremamente bassi di attività di ricerca e sviluppo, la politica ambientale non è efficace. L’emergere di una sostanziale complementarità tra politiche ambientali e investimenti in R&S e capitale umano assume una forte implicazione reale: il significato economico è che quei paesi con livelli eccessivamente bassi di R&S non stanno fornendo un contesto favorevole per le politiche ambientali.

Gli effetti sull’innovazione delle politiche ambientali (tasse verdi, emission trading, standard, accordi volontari, etc) dipendono dunque dal contesto, dal ‘brodo primordiale’ creato dagli investimenti, pubblici e privati, per lo sviluppo economico e sociale.

Il lavoro A Semiparametric Analysis of Green Inventions and Environmental Policies, elaborato dagli economisti dell’Università di Ferrara Massimiliano Mazzanti e Antonio Musolesi nell’ambito del Centro di ricerca interuniversitario Seeds, sarà presentato nei prossimi mesi alla European Economic Association, alla French Conference of Environmental Economists e all’European Association of Evolutionary Political Economy

 

[1]https://www.lemonde.fr/idees/article/2019/07/22/simone-tagliapietra-mis-en-uvre-avec-pragmatisme-un-green-deal-europeen-a-le-potentiel-de-remodeler-l-economie-du-continent_5491969_3232.htmlhttps://www.lemonde.fr/idees/article/2020/07/22/l-union-europeenne-a-mis-en-place-un-plan-de-relance-ecologique-de-grande-envergure_6046961_3232.html