Solar! Natura, energia solare, supereroi e sostenibilità al tempo del coronavirus

In questo periodo, a causa del coronavirus SARS-CoV-2, viviamo situazioni un po’ anomale. L’isolamento forzato, la chiusura delle scuole e l’apparente ricerca delle provviste (nei supermercati c’è più o meno tutto, ma si trovano un po’ svuotati gli scaffali del riso e della farina, oltre a quelli dei disinfettanti) sono alcuni aspetti della nostra vita di questi giorni.

A questo proposito, ci viene in mente un progetto che abbiamo appena concluso con il gruppo di Ecodinamica dell’Università di Siena, grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi. Il progetto si chiama “Emergy – indicatori di sostenibilità” ma è più noto come “Il Sole nel Piatto”. Si tratta di un’indagine che abbiamo fatto interrogando 24 aziende agricole e agroalimentari in provincia di Siena, allo scopo di stimare quanto sole alimenta i loro processi produttivi. Tutto deriva direttamente o indirettamente dal sole: le piante, il petrolio, il lavoro umano, l’elettricità, ecc, e oggi è possibile stimare questa quantità, grazie alla ricerca avviata e condotta per decenni dal prof. Howard Odum presso l’Università della Florida (USA).

Ma cosa c’entra il nuovo coronavirus? Il Sole nel Piatto ci ha consentito di inventariare e classificare circa 200 prodotti derivanti da pratiche agricole, spesso virtuose, adottate nella Provincia di Siena, e ne abbiamo stimato i costi ambientali di produzione (la quantità di energia solare necessaria per ottenere i prodotti) e il grado di rinnovabilità. È stato interessante notare come in quasi tutti i casi si riscontrino valori “migliori” – in termini di impiego di risorse e rinnovabilità – rispetto ai valori medi riscontrati in letteratura e relativi ad agricoltura convenzionale o a medie nazionali. A proposito di supermercati, dunque, sapere cosa c’è dietro alla produzione di cibo, sapere quanto questa impatti sull’ambiente e capire da dove viene ciò che mangiamo può e potrà essere di grande aiuto nel compiere le nostre scelte e aumentare la consapevolezza della ricchezza e della diversità che abbiamo a disposizione, soprattutto se scopriamo che le esperienze virtuose sono dietro l’angolo. Questo potrebbe anche proteggerci, entro certi limiti, dalla eccessiva dipendenza da sistemi di produzione talvolta molto remoti e fuori dal nostro controllo, che poi provocano effetti, in momenti di crisi, sulle scorte dei supermercati.

Un problema che abbiamo rilevato spesso è che questa storia del Sole non si intuisce benissimo in prima battuta, malgrado i nostri sforzi per spiegarla. E così, grazie all’aiuto di Lorenzo Palloni – intuitivo scrittore, disegnatore, fumettista professionista e Gran Guinigi 2019 di Lucca Comics come miglior sceneggiatore – abbiamo ideato un’avventura a fumetti che raccontasse a tutti, a partire dai più piccoli, quanto sole c’è nelle cose e quanto sia importante averne contezza.

La storia parla del Dottor Mudo Draw (“topolinamente” un po’ Howard Odum, letto al contrario) che, con l’aiuto di alcuni ragazzi e di Ray, il nostro supereroe (Lorenzo ci disse “in questa storia ci vogliono i supereroi!”… e chi ci aveva mai pensato prima ai supereroi!?), proverà a salvare il mondo e la sua energia dai cattivi di turno.

Riportiamo di seguito la postfazione del libro, invitando tutti a leggerlo, soprattutto i ragazzi che, a causa dell’emergenza coronavirus, sono a casa in attesa della riapertura delle scuole. Il fumetto può essere liberamente e gratuitamente scaricato in formato .pdf alla pagina: http://www.ecodynamics.unisi.it/?p=2042.

Grazie Prof. Mudo e grazie Ray! Grazie perché con il vostro aiuto sarà più facile da ora in poi capire. Madre natura, con l’aiuto del sole e dei suoi fotoni, cattura particelle che si agitano disordinate dappertutto e le trasforma negli oggetti che usiamo tutti i giorni. La fotosintesi, ad esempio, è quel processo che consente alle piante di acchiappare le molecole di CO2 dall’atmosfera e farle diventare, un mattoncino alla volta, quelle meravigliose strutture che sono legno, foglie, erba, fiori, frutta. Queste cose, a loro volta, sono alla base della catena alimentare e permettono l’esistenza di tutte le altre specie viventi, compreso l’uomo.

Per fare qualunque cosa serve energia, e anche l’energia non è gratis. O meglio, l’unica energia gratuita e indefinitamente disponibile è quella solare, ma per farla diventare ciò che ci serve ogni giorno la natura e gli uomini devono sforzarsi per catturarla, concentrarla e trasformarla. Ognuno di noi è abituato a disporre facilmente di tutta l’energia di cui ha bisogno. Basta pagare. Ma il prezzo delle cose racconta tutta la loro storia? Lasciamo che il Prof. Mudo ci aiuti ancora una volta a capire e usiamo un suo esempio. Se andiamo dal benzinaio a fare il pieno, compriamo un po’ di benzina. Andando all’indietro nella storia della benzina, scopriamo che i soldi servono a pagare, oltre alle tasse, il benzinaio, il trasporto in autocisterna, la produzione in raffineria, la petroliera che ha portato il petrolio greggio e la sua estrazione dal sottosuolo. Purtroppo, nessuno paga per il lavoro di millenni che la natura ha fatto per trasformare enormi quantità di energia solare in organismi viventi che sono morti e sono stati inghiottiti dal sottosuolo (oceanico) e, sottoposti a un gioco di pressioni e temperature, sono diventati petrolio. Secondo voi, è importante conoscere anche questa parte meno nota della storia? Secondo noi sì, anche perché se scopriamo quanto sforzo ha fatto la natura per regalarci una certa risorsa, dobbiamo anche essere consapevoli che ci vorrà lo stesso sforzo per rigenerarla affinché un domani qualcuno (noi o chi verrà dopo di noi) l’abbia di nuovo a disposizione.

Il Prof. Mudo (H.T. Odum nella realtà), tanti decenni fa, aveva intuito l’importanza di questa informazione e tra coloro ai quali aveva raccontato la sua scoperta c’è stato addirittura qualcuno che voleva adottare il suo “macroscopio” per ispirare regole e leggi per la gestione dell’energia negli Stati Uniti. Poi, purtroppo, anche in quel caso, sono arrivate le sprecombre e i loro complici e lo hanno impedito!

Oggi viviamo in un mono pieno: pieno di gente (anche se la ricchezza è in mano a pochissimi), pieno di città e di strade, pieno di flussi di merci e di prodotti che girano per il mondo, pieno di navi che pescano, di ruspe che scavano e di gru che costruiscono: tutto questo movimento frenetico di uomini, mezzi ed energia si misura soltanto sulla base di quanti soldi genera. Forse è arrivato il momento di usare anche altri strumenti (e il cervello) per organizzare la nostra vita (e la nostra economia) in ARMONIA con la natura invece che CONTRO la natura.

Auguriamo una buona lettura del nostro fumetto a tutti, soprattutto ai ragazzi che hanno le scuole chiuse, in attesa di raccontare con maggior dettaglio i risultati del progetto “Il Sole nel Piatto” sulle pagine di Greenreport.

di Federico Pulselli, Matteo Maccanti e Simone Bastianoni per greenreport.it