Parte la settima edizione del Corso di Sostenibilità dell’Università di Siena

Sostenibilità, conoscenza, transdisciplinarità: necessità per il presente e per il futuro

24 seminari (gratuiti) aperti a chiunque, per avvicinarsi allo sviluppo sostenibile mettendo insieme punti di vista diversi: dai fumetti all’approccio ecotossicologico

Dalle note manifestazioni dei ragazzi e delle ragazze a difesa del loro futuro, alla diffusione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, fino al Green deal della Commissione europea, le iniziative per conoscere, comunicare e mettere in pratica la sostenibilità si stanno moltiplicando ovunque. E l’Italia è in prima linea, come ha affermato il New York Times all’indomani della proposta dell’ex-ministro Lorenzo Fioramonti di inserire ore obbligatorie di insegnamento su cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile in tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Nell’attesa che questa moltitudine di progetti veda la luce e cammini spedita nella direzione di una convivenza pacifica (non lo è molto, in realtà) di tutte le genti su questo pianeta, l’unico che abbiamo, parte all’Università di Siena la settima edizione del Corso di Sostenibilità. Si tratta di un insegnamento molto particolare perché composto da 24 seminari tenuti, per la quasi totalità, da docenti diversi, appartenenti a discipline diverse. Essi racconteranno la loro idea di sostenibilità dal loro punto di vista e illustreranno teorie, argomenti e soluzioni attingendo dalle rispettive discipline. Ci sarà l’approccio economico, quello giuridico, ecologico, geologico, statistico, ecotossicologico, chimico ambientale, sociologico, botanico e si tratteranno anche mobilità, Agenda 2030,energia, diritti umani, felicità, imprese, educazione allo sviluppo sostenibile, realtà virtuale, fumetti e, naturalmente, cambiamenti climatici.

I docenti, tutti insieme, saranno come i maestri di un’orchestra che, pur composta da diversi strumenti, cercherà di regalare al suo pubblico l’idea unitaria della sinfonia: la parola “sostenibilità” disegnata dagli strumenti nel logo del Corso.

Tutti gli studenti dell’Ateneo senese possono partecipare, indipendentemente dal corso di laurea o dall’anno di corso, così come lo staff tecnico-amministrativo; chiunque, dall’esterno, sia interessato può comunque seguire liberamente tutte o alcune lezioni e, in caso voglia sostenere la prova di esame, può iscriversi al corso singolo (per info: https://www.dsfta.unisi.it/it/didattica/sostenibilita).

Si comincia il 13 marzo, con la lezione del prof. Massimo Frezzotti dell’Università di Roma Tre, il quale, appena rientrato da una spedizione scientifica in Antartide, illustrerà passato, presente e futuro dei ghiacci, testimonianza dei cambiamenti climatici in atto.

Siena è la sede ideale per questa iniziativa, perché culla del buon governo (il celebre affresco di Ambrogio Lorenzetti in Palazzo Pubblico) e sede di SDSN Mediterraneo, hub regionale della rete denominata Sustainable Development Solutions Network, promossa dalle Nazioni Unite (UN SDSN).

In occasione dell’avvio del Corso, ci piace ricordare Enzo Tiezzi, docente dell’Università di Siena, che è stato uno dei principali promotori del concetto di sostenibilità in Italia. Ad Enzo, del quale quest’anno ricorre il decennale della scomparsa, questo corso è ispirato e dedicato.