Tunisi, dopo il terrore il Social Forum Mondiale riaccenda la speranza

Dal 24 al 28 marzo si svolgerà a Tunisi il Social Forum Mondiale. Centinaia di associazioni ed organizzazioni da tutto il mondo che si ritroveranno per quattro giorni di eventi, incontri e workshop sulle differenti crisi che interessano il globo: ambientale, nutritiva, economica, sociale, energetica, e anche idrica; non poteva infatti certo mancare l’acqua, bene comune messo sempre più in pericolo da privatizzazione, inquinamento, nuovi progetti idroelettrici e colture intensive.  Un fenomeno, quello del cosiddetto “water grabbing”, che va proprio a racchiudere la serie di fenomeni riconducibili ad una sottrazione della risorsa idrica in tutto il mondo da parte di grandi gruppi economici ed industriali a scapito delle comunità e delle popolazioni locali.

COSPE sarà a Tunisi nella sezione “Panel environement” insieme al Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’acqua (CICMA) lavorando principalmente su due obiettivi.

Il primo verterà su rilanciare ed accompagnare la Piattaforma per il diritto all’acqua e alla terra e contro l’accaparramento di queste risorse, lanciata con COSPE  nel Forum africano di Dakar dello scorso ottobre 2014 e sostenuta da una piattaforma internazionale di contadini africani e non, tra cui spicca “La Via Campesina”. Il secondo è quello di dar vita ad una campagna di mobilitazione dei Movimenti per l’acqua e la terra a sostegno della proposta di un Protocollo per il diritto umano all’acqua e ai servizi igienici come strumento di diritto per concretizzare la risoluzione dell’ONU del 2010.

Il 26 marzo 2015 il water grabbing sarà al centro di uno workshop dedicato, “Stop Water Grabbing”, presso l’Université Al Manar (TBC), a cui parteciperanno vari esperti del tema “diritto all’acqua”. Nnimmo Bassey, Direttore dell’Health of Mother Earth Foundation (Nigeria), parlerà del rapporto tra water grabbing ed attivismo ambientale; Leonard Shang Quartey di ISODEC (Ghana), incentrerà il suo intervento sulla privatizzazione del settore idrico; Tom Bjnens, Ercan Ayboga e Johanna Rivera di Save the Tigris Campaign (Iraq) discuteranno della crisi siro-irachena e delle sue ripercussioni sulla questione idrica; toccherà invece a Richard Ngombo di COSPE (Swaziland) affrontare il tema delle colture intensive di canna da zucchero nell’Africa del Sud. Rosario Lembo di CICMA (Italia) affronterà invece il delicato punto del Trattato inteernazionale per il diritto all’acqua come strumento per combattere il water grabbing.

COSPE seguirà il Social Forum con interventi in diretta da Tunisi: sarà possibile seguire la cronaca dei quattro giorni di incontri sulla pagina www.babel.cospe.org/world-social-forum/

di Cospe