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Rse in visita al cuore caldo della Toscana, per approfondire le potenzialità della geotermia

Cotana: «Rappresenta una risorsa importante per la transizione energetica, poiché è una fonte sostenibile, programmabile e, se gestita oculatamente, rinnovabile e circolare»
 |  Toscana

L’amministratore delegato di Ricerca sul sistema energetico (Rse), Franco Cotana, insieme a un team di lavoro tecnico si è recato in visita a Larderello – la “capitale mondiale” della geotermia, dato che le tecnologie di settore sono nate qui per la prima volta al mondo, oltre due secoli fa – per toccare con mano il cuore caldo della Toscana.

In regione Enel green power (Egp) gestisce il più antico e allo stesso tempo innovativo complesso geotermico del mondo, che conta 34 centrali geotermoelettriche, per un totale di 37 gruppi di produzione, dislocate tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. I 916 MW di potenza installata, con quasi 6 miliardi di KWh ricavati annualmente sul territorio regionale, oltre produrre tanta elettricità da equiparare oltre il 30% del fabbisogno regionale e a rappresentare il 70% circa dell’energia rinnovabile generata in Toscana, forniscono calore utile a riscaldare oltre 13mila utenti, 27 ettari di serre e numerose aziende della filiera agroalimentare e dell’artigianato.

«La geotermia, nelle sue diverse forme (ad alta, media e bassa entalpia) rappresenta una risorsa importante per la transizione energetica, poiché è una fonte sostenibile, programmabile e, se gestita oculatamente, rinnovabile e circolare – afferma Cotana – Le alte temperature permettono di generare vapore per la produzione di energia elettrica, un principio applicato con successo a Larderello da oltre un secolo e che ancora oggi costituisce un modello di riferimento. La visita ha rappresentato un'importante occasione di confronto sulle potenzialità di questa risorsa e sulle prospettive di sviluppo».

Il gruppo è stato accolto dal responsabile geotermia Egp Luca Rossini e dai collaboratori delle divisioni geotermiche, nonché dalla responsabile affari istituzionali centro Italia Veronica Jorio, con i referenti di area istituzionale e di comunicazione di Enel group. Durante la visita, articolata su due giornate di approfondimento, sono state approfondite la storia e le potenzialità di questa preziosa risorsa rinnovabile.

Dopo una sessione introduttiva e un confronto tecnico nella sala di rappresentanza “Antonella Vanni”, la delegazione ha visitato la centrale geotermica di Cornia 2, il primo e unico impianto al mondo che integra biomassa vergine locale e geotermia; il pozzo dimostrativo, noto per il suggestivo “urlo della Terra”; il Museo della Geotermia; le “Nuove Officine” e i “Laboratori”, veri e propri centri di eccellenza per la manutenzione dei componenti geotermici e l’analisi dei dati. La visita è proseguita con una sosta presso una postazione di perforazione e si è conclusa nelle “isole” di manifestazioni naturali del Parco delle Fumarole, con una tappa finale presso “Vapori di Birra”, il primo birrificio artigianale geotermico al mondo, per un viaggio nel cuore delle terre del vapore, con un focus sulla ricerca e sulla sostenibilità che caratterizzano la gestione di questa risorsa.

«Per Enel green power – conclude Rossini – è stato un piacere e un onore accogliere l’ad Cotana e la delegazione di Rse per illustrare e far visitare la geotermia che gestiamo con una vocazione particolare all’innovazione, svolgendo attività di ricerca continua in tutti gli ambiti della filiera geotermica, dalla ricerca mineraria alla produzione fino alla reiniezione e alla coltivazione del serbatoio ma anche alla manutenzione, per un ciclo di eccellenza tecnologica e di economia circolare che rende la risorsa rinnovabile e sostenibile, elemento chiave per la transizione energetica».

Redazione Greenreport

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