[19/10/2007] Parchi

Federparchi, fiducia alla gestione del parco d’Abruzzo

LIVORNO. Dopo la bufera che ha colpito il parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise in seguito all’avvelenamento di orsi, lupi e cinghiali, si ricomincia a tessere la tela per rilanciare l’immagine ed il ruolo di un’area protetta storica. La prima occasione è fornita dal convegno “Un Parco per il XXI secolo. Dal modello ai modelli, alle reti”.

«Nel parco d’Abruzzo ha avuto inizio la storia dei parchi italiani. È qui la sorgente di tutte le aree protette istituite successivamente nel nostro Paese - ha detto il presidente di Federparchi, Matteo Fusilli (Nella foto), intervenendo questa mattina a Pescasseroli - Quella del parco d´Abruzzo rappresenta infatti un´esperienza pionieristica nel campo della conservazione della natura in Italia, un patrimonio di conoscenze e di competenza che appartiene all´intero sistema delle aree protette del nostro Paese. Tutti lo abbiamo visitato per trovare un’ispirazione, qualcosa da copiare e, soprattutto, per sentirci più forti e orgogliosi del nostro lavoro. Tutti lo abbiamo evocato, per raccontare, a coloro che si opponevano all’istituzione delle aree protette, le attività, i progetti di valorizzazione del territorio, lo sviluppo economico di piccoli comuni che, grazie alla sua presenza, hanno ritrovato l’orgoglio dell’appartenenza e la speranza nel futuro».

Federparchi si schiera quindi senza tentennamenti con il presidente Giuseppe Rossi e la dirigenza del parco che è stata fortemente criticata dopo la morte degli orsi marsicani che ha suscitato una grande emozione. Federparchi ricorda il suo ruolo simbolico nella “comunità” nazionale delle aree protette del Pnalm «che oggi attraversa una fase cruciale di ripartenza, un momento importante di ripresa delle attività e del confronto con il mondo esterno».
Fusilli ha ribadito il pieno sostegno di Federparchi e la totale disponibilità a collaborare alle future attività del Parco. «Il parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – ha dichiarato – sta vivendo un nuovo inizio, come nodo della rete e all’interno del sistema delle aree protette italiane. In quest´ottica, la Federazione sosterrà in ogni modo possibile l’impegno del Parco e delle istituzioni locali nell’affrontare i tradizionali compiti e le nuove sfide che insieme saremo chiamati a raccogliere».

Torna all'archivio