[19/10/2007] Rifiuti

Amministratori in visita all´impianto di Scarlino Energia

SCARLINO (Grosseto). Sindaci, presidente della Provincia, assessori e dirigenti di aziende hanno partecipato stamani ad una visita/incontro – su invito di Scarlino Energia – presso gli impianti per far verificare «la attuale condizione e far percepire l’entità e la natura degli interventi di investimento in atto e programmati». Durante l’incontro la direzione ha illusttrato le proprie strategie rigorosamente basate sulle autorizzazioni in essere e sul quadro giuridico-normativo esistente.

Scarlino Energia infatti, come noto, ha rilevato l’esistente impianto Syndial del Casone entro un quadro giuridico-normativo ed istituzionale del tutto diverso dalla precedente gestione: sia in relazione ai combustibili da utilizzare per alimentare l’impianto, sia (e di conseguenza) in relazione al programma dell’ente locale deputato alle autorizzazioni.

Nel frattempo questo quadro si è ancor più chiarito con l’entrata in vigore del Testo Unico Ambientale nel 2006 e con la Finanziaria 2007. Su questa base, nel mentre si è richiesta l’autorizzazione ambientale integrata (Aia) per l’aggiornamento delle autorizzazioni esistenti, entro il mese di ottobre sarà depositato anche lo studio di impatto ambientale (Sia) e la richiesta di valutazione d’impatto ambientale (Via) per utilizzare, insieme alle biomasse, anche Cdr.

Attualmente l’impianto è fermo per la realizzazione di interventi ammontanti a circa 10 milioni di euro finalizzati all’adeguamento della parte termica dell’impianto. Seguiranno gli interventi per la messa in sicurezza e la bonifica del sito per un ammontare di circa 4,5 milioni di euro. Infine saranno investiti altri 3,5 milioni di euro per interventi di potenziamento dei sistemi di riduzione delle emissioni adottando le migliori tecnologie disponibili e con l’obiettivo di rispettare i più restrittivi standard ambientali, ben oltre i limiti di legge.

Pur entro un percorso di rigorosissime valutazioni tecniche da parte degli organi competenti, entro il 2008 è prevista la marcia a regime dell’impianto completamente ammodernato.

«L’azienda – si legge in una nota - ha assolutamente chiaro qual è il quadro dei suoi diritti e dei suoi doveri come ha assolutamente chiaro (e ne ha rispetto assoluto) il quadro dei diritti e dei doveri istituzionali degli organi preposti al rilascio delle autorizzazione e dei controlli ambientali».

«Nel pieno rispetto di tutte le opinioni – conclude la nota - , anche quelle pregiudizialmente avverse alla propria strategia (senza, ovviamente, trascurare le molteplici aspettative pur manifestategli meno rumorosamente), l’azienda è doverosamente chiamata ad agire, entro tempi e con modalità strettamente riferibili ai percorsi definiti dalla legge, con la finalità di coniugare il proprio legittimo diritto entro un quadro di sostenibilità ambientale, sociale ed economica».

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