[22/10/2007] Trasporti

Il Congo con Lula per i biocarburanti

LIVORNO. Denis Sassou Nguesso (Nella foto) l’eterno presidente del Congo, un Paese la cui poverissima economia dipende essenzialmente dalle entrate petrolifere, ha detto di condividere la proposta del presidente brasiliano Lula di fare dei biocarburanti il principale strumento di sviluppo di questo Stato africano.

L’ex presidente marxista-leninista approdato ad una sorta di capitalismo africano dopo il suo secondo colpo di Stato con cui ha ripreso il potere, durante una conferenza stampa congiunta con Lula nella capitale congolese Brazzaville, ha ricordato che «Durante il G8 che si è riunito a San Pietroburgo nel 2006, nel quale erano invitati i Paesi emergenti, ho ascoltato con molta attenzione l´esposizione del presidente Luiz Inacio Lula da Silva sui biocarburanti ed ho subito approvato la sua proposta».

Lula sta compiendo un tour africano per proporsi come nuovo partner commerciale e politico ai Paese del continente nero, con il Congo ha firmato accordi per la formazione, la tecnologia e finanziamenti che permettano allo Stato africano di produrre biocarburanti a partire dalla canna da zucchero e dall’olio di palma. «Attraverso questo progetto di biocarburanti – ha detto il presidente congolese - all’Africa si offre un’opportunità di sviluppo, perché anche le società che producono petrolio qui, in Congo, pensano che possiamo impegnarci su questa strada».

Bisognerà capire quale impatto avranno i biocarburanti sulla foresta pluviale di un Paese che non conosce un’agricoltura intensiva se non in alcune aree e se il modello sarà quello “indonesiano” con tutte le conseguenze ambientali disastrose che sta producendo in un’altra lontana foresta pluviale, quella del Borneo.

In Congo il 70% della popolazione vive di agricoltura ed anche se il Paese, dopo Nigeria, Angola e Guinea Equatoriale, è il quarto esportatore di petrolio dell’intera Africa sub-sahariana un abitante su sette vive al di sotto dello stato di povertà.
A chi sottolinea che le colture intensive per la produzione di biocarburanti potrebbero sconvolgere la società congolese scacciando dalla loro terra una miriade di piccoli agricoltori, che spesso coltivano per la semplice sussistenza delle loro famiglie, l’onnipotente Sassou Nguesso risponde che «il progetto dei biocarburanti integra la nostra visione dello sviluppo e siamo fortemente impegnati», e ha già fatto una road map: il Congo avrebbe la possibilità di coltivare palma da olio in 5 dei suoi 11 dipartimenti.

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