[24/10/2007] Energia

La Spagna vorrebbe frenare la crescita...del fotovoltaico!

LIVORNO. Della serie “a chi tutto e a chi nulla”, ma anche della serie “sogno o son desto” arriva dalla Spagna la notizia ansa che il governo sembra deciso a frenare le installazioni fotovoltaiche perché gli obiettivi fissati per il 2010 sono stati già raggiunti con tre anni di anticipo. Gli incentivi statali- si legge nel lancio di agenzia – hanno messo in moto una corsa all´energia pulita che sta crescendo, però, a un ritmo ( sembrerebbe) insostenibile. La Spagna è, attualmente, il quarto Paese al mondo nella classifica dei produttori fotovoltaici, dopo Germania, Giappone e Stati Uniti. Si stima, infatti, che entro un anno dagli attuali 400 MW si potrebbero raggiungere 1,2 GW di produzione e, quindi, per rallentare questa corsa il governo potrebbe pagare meno il singolo KW prodotto dai privati. Il governo spagnolo – riporta sempre l’Ansa - non intende comunque frenare troppo la crescita del settore: la riduzione delle tariffe continuerà a rendere attraente la Spagna e ad attrarre investimenti stranieri. Si tiene anche conto che un taglio del 5% nelle vendite verrebbe compensato da un minor costo dei pannelli, stimabile nel 7-8% su base annua.

Che si debba porre un limite alla crescita mondiale e che comunque nulla possa crescere all’infinito, sono temi sui quali greenreport ha più volte insistito. Come sul fatto che potrebbe anche essere possibile, in teoria, far crescere solo ciò che non mette in crisi la sostenibilità ambientale. Di certo fa riflettere e anche un po’ sorridere che di tutto quello che potrebbe essere frenato nella sua crescita magari attraverso un intervento statale, si vada ad intervenire e frenare appunto proprio sull’energia alternativa (agli idrocarburi). Che nel mondo è a percentuali ancora a dir poco minoritarie. E lo si faccia oltretutto sul fotovoltaico che secondo alcuni addirittura dovrebbe essere preferito, senza se e senza ma, a tutte le atre fonti di produzioni rinnovabili

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