[24/10/2007] Consumo

Via libera Ue a mais e barbabietola Ogm...

LIVORNO. La Commissione europea ha dato il via libera definitivo, al commercio del mais transgenico 59122 (Herculex Rw), concludendo così la lunga procedura di autorizzazione dovuta all´impossibilità del Consiglio dei ministri Ue di trovare sulla questione una posizione comune. La Commissione ha detto si anche alla commercializzazione di una barbabietola da zucchero geneticamente modificata (l´H7-1) e di altre due mais biotech (il 1507xnk603 e il 603xmon810).

Per la Confederazione italiana agricoltori si tratta di «Una sconfitta per l’Europa, per i suoi cittadini, per i suoi produttori agricoli. Decisione che non ha un carattere democratico e che non tiene conto delle indicazioni che vengono da istituzioni importanti come il Parlamento europeo». La Cia sottolinea che «misure del genere vanno contro le aspettative dei consumatori europei che più volte si sono espressi contro le colture transgeniche. Tale decisione disorienta gli stessi agricoltori, alimentando un clima di incertezza e confusione in ambito Ue su un problema molto sentito come quello degli Ogm».

Per la Cia Gli Ogm non servono all’agricoltura, e ricorda la mobilitazione per la consultazione nazionale su Ogm e modello di sviluppo agroalimentare promossa da ItaliaEuropa-Liberi da Ogm. «Obiettivo prioritario è quello di tutelare e valorizzare l’agroalimentare di qualità del nostro Paese. Un agroalimentare che ha, nell’agricoltura diversificata, tipica e fortemente legata al territorio, il suo fulcro portante. Per questo motivo -afferma la Cia- la mobilitazione contro gli Ogm e contro chiunque ne voglia favorire lo sviluppo in Italia e in Europa sarà forte e decisiva».

Per la Cia, davanti ai problemi posti dagli Ogm, i punti fermi restano: «sicurezza alimentare e principio di precauzione; tutela dei consumatori e dei produttori agricoli; salvaguardia e valorizzazione dell’agricoltura diversificata e saldamente legata alla storia, alla cultura, alle tradizioni delle nostre variegate realtà rurali; qualità e a delle nostre sementi e colture produttive; certezze per gli agricoltori».

Durissimo il commento di Legambiente sulla decisione della Commissione Ue: «Una decisione gravissima – dice il presidente nazionale Roberto Della Seta – Ancora una volta l’incapacità di decidere dei governi porta a prendere una decisione che va contro il volere della maggioranza dei cittadini europei, che più volte hanno espresso la loro contrarietà agli ogm.

Legambiente sottolinea che l’autorizzazione ad uso alimentare e mangimistico riguarda alimenti di cui non si conoscono ancora i rischi per la salute umana e animale. «Mentre – conclude Della Seta –è chiaro il pericolo di contaminazione che le colture geneticamente modificate rappresentano per la biodiversità. Chiediamo al governo italiano d’impegnarsi alla testa di una maggioranza che parli forte e chiaro, rispecchiando il volere dei cittadini italiani ed europei».

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