[25/10/2007] Comunicati

Per un Arcipelago toscano sostenibile: interrogazione congiunta in regione di 5 consiglieri

FIRENZE. I consiglieri regionali toscani Mario Lupi (Verdi), Erasmo D’Angelis (Pd). Luciano Ghelli (Pdci), Alessia Petraglia (Sd) di Monica Sgherri (Prc) hanno presentato una mozione per la sostenibilità dell’Arcipelago Toscano. «La Toscana ed i toscani – scrivono - devono ricordarsi non solo in Estate di avere una grande risorsa: il mare con il suo importante sistema insulare dell’Arcipelago Toscano». I 5 Consiglieri dell’Unione si rifanno allo slogan “vogliamo portare il mare a Firenze”, perché l’Arcipelago «ha bisogno di più attenzione e risposte».

Le isole toscane vengono indicate come un’area circoscritta e ben definita nella quale «poter sperimentare ed avviare alcune buone pratiche che, oltre ad avere un ritorno immediato per la comunità residente, rappresentano un modello da esportare» e per le sette isole dell’Arcipelago toscano i consiglieri regionali propongono: «”Isola No Oil” con utilizzo di energie alternative e nuove tecnologie; “Isola No Plastic” con utilizzo di materiali biodegradabili e sistemi diversi d’imballaggio); “Isola No Rifiuti” con raccolta differenziata e selezionata spinta, con recupero di biogas, compost per agricoltura locale ed applicazione di nuove tecnologie avanzate (ma anche con i rifiuti di Bagnoli, ndr); “Isola a H2O Autosufficiente” con recupero delle acque piovane e sistemi, già sperimentati con buoni risultati e grandi risparmi, di dissalazione dell’acqua marina; “Isola a Logistica Avanzata”, favorendo un sistema di logistica di concerto con le Autorità portuali, le compagnie di navigazione ed i comuni di Livorno, Piombino e Porto S.Stefano al fine di avere un servizio efficiente ed efficace per il trasporto a terra e sulle navi di merci e passeggeri, limitando al massimo e rendendo economicamente non conveniente per il turista la presenza di auto sulle piccole isole, sviluppando nello stesso tempo servizi di qualità in loco; “Isola con Trasporti Pubblici ad Impatto Zero”, utilizzando per i collegamenti interni mezzi, pubblici e privati, elettrici e biciclette, facilitandone e favorendone l’acquisto e predisponendo punti noleggio; “Isola con Infrastrutture leggere”, urbane e non, favorendo la creazione di piste ciclabili, ippovie e riscoprendo strade bianche e sentieri al fine di sviluppare le potenzialità per un turismo di qualità, oltre che di presidio del territorio; “Isola Sicura” con un sistema, per far fonte sia alle recenti difficoltà riscontrate sia all’emergenza incendi, di pronto soccorso (dotato di elicottero) e di protezione civile a completa disposizione dell’Arcipelago e potenziamento del Corpo Forestale, ad oggi ridotto del 50% degli organici; “Isola con Area Marina Protetta”, con la realizzazione di aree marine protette, da condividere con le amministrazioni locali, quali ad esempio lo spostamento dell’area marina di Capraia dall’attuale sito verso sud/ovest, favorendo, di concerto con i pescatori isolani, il ripopolamento ittico, oltre che la salvaguardia ambientale, e valorizzando il mestiere di pescatore e pescaturismo.

Si dovrà dotare le locali sedi della Capitaneria di porto di mezzi adeguati per la necessaria sorveglianza (anche con monitoraggio tramite blue-boxes), prevedere una sorveglianza a mare contro la pesca abusiva, ancora oggi purtroppo praticata, e valorizzare il santuario dei cetacei, prevedendo anche punti di osservazione e sorveglianza (partendo dai due luoghi di eccellenza, Capoliveri e Capraia, ove il “semaforo” potrebbe divenire la finestra sul mare ed un rifugio – osservatorio di prim’ordine); “Isola Recuperata”, ove edifici quali l’ex colonia penale di Capraia (gli ultimi agenti carcerari sono andati via nel lontano 1986), con i loro 57.000 metri cubi di volumi (ad oggi alla mercé di vandali ed agenti atmosferici), rappresentano una buona potenzialità per lo sviluppo turistico e dei servizi di qualità per la comunità locale».

I 5 consiglieri invitano la regione di «proporre al governo, che per decenni ha utilizzato ed utilizza parte dell’Arcipelago Toscano per servizi di rilevanza nazionale, di farsi carico delle evidenti problematiche, prevedendo un progetto speciale che possa trovare risorse aggiuntive già nella prossima Finanziaria».

Per Umberto Mazzantini, responsabile isole minori di Legambiente «si tratta di proposte che raccolgono molto di quello che andiamo dicendo da anni, per esempio quelle su plastica ed energia. Per quanto riguarda il progetto isole no oil il tema si riprende un tema rilanciato dal presidente del parco nazionale dell’Arcipelago, Mario Tozzi, e a Capraia è già in corso di attuazione a Capraia. Anche la traslazione verso sud dell’area marina protetta a Capraia è già stata accolta dal ministero, ma rimane bloccata dalla discussione infinita sull’area marina protetta. La proposta di nuovi dissalatori, che mi sembra messa giustamente a margine di un condivisibile discorso sul risparmio idrico, è già stata attuata al Giglio, Giannutri dovrebbe essere la prossima, mentre all’Elba il dissalatore già teoricamente finanziato è stato cassato da Asa, Ato 5 e comuni elbani perché troppo costoso ed energivoro e perché ci sono alternative “naturali”.

Fa comunque piacere che forze divise sui fanghi Bagnoli-Piombino abbiano trovato un accordo sui rifiuti per l’Elba. Certo – conclude Mazzantini - sarà dura passare da una realtà in fondo alla classifica della raccolta differenziata dei rifiuti ad “Isole NO rifiuti”, lo stesso vale per la ricerca della sostenibilità per consumi idrici ed energetici e produzione pro-capite di rifiuti che nell’Arcipelago sono a livelli record per l’intera toscana. Per non parlare della depurazione. Ci sarebbe e ci sarà molto da lavorare».

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