[25/10/2007] Urbanistica

Elba, strada o pista da slalom?

CAPOLIVERI. Legambiente Arcipelago toscano sceglie l’ironia, ma la vicenda sembra abbastanza sconcertante: «Sembra quasi che Capoliveri voglia candidarsi ad ospitare i giochi olimpici invernali – dice il Cigno isolano - dopo la “messa in sicurezza” di Naregno che trasformerà la foce del fosso che sbocca sulla spiaggia in una specie di pista da bob, ora la collina di Morcone è stata dotata di una specie di percorso per lo slalom, con la costruzione una strada ripidissima (Nella foto), in buona parte chiusa da spallette di muri, aumentando così la velocità dell’acqua durante gli eventi meteorici, il tutto in un’area fragilissima ed a fortissimo rischio idrogeologico, dove i fossi non sono regimati ed in sicurezza».

Morcone è una frazione balneare del Comune di Capoliveri, balzata agli onori delle cronache in seguito ad una serie di incendi dolosi che portarono le forze dell’ordine anche alla scoperta di abusi edilizi nell’area. Legambiente aveva già segnalato qualche anno fa «il tentativo di realizzare una nuova strada sulla collina che sovrasta la spiaggia, il cui ingresso era stato aperto a colpi di ruspa in un’area già punteggiata da abusi, condoni e sanatorie». Poi la costruzione sembrava bloccata «ma in questi giorni è stata celermente terminata ed è già stata ribattezzata “l’autostrada” dagli abitanti di Morcone, diverse centinaia di metri in cemento di secchi tornanti in forte pendenza proprio sopra la spiaggia di Morcone, a sfregiare collina e panorama».

Il ripido tracciato sembrerebbe servire quella che gli ambientalisti chiamano «una strana bi-monovilla, frutto di un singolare ampliamento con il buco in mezzo, due fabbricati separati collegati da uno strano ponte aereo, e dotata successivamente addirittura di piscina; il tutto in un’area dove al posto di precedenti baracche sono sorti appartamenti, il tutto sbancando e radendo al suolo un’estesa area a macchia mediterranea, il tutto in un Comune che teoricamente sarebbe in regime di salvaguardia per le concessioni edilizie, dove non si dovrebbe poter far niente che non ecceda la ristrutturazione, perché l’amministrazione comunale non ha mai approvato definitivamente il Piano strutturale».

Legambiente si chiede, e chiede al sindaco di Capoliveri, alla provincia, alle regione ed alla sovrintendenza, «se questo evidentissimo sfregio paesaggistico ed ambientale sia conforme agli strumenti urbanistici vigenti nel Comune di Capoliveri, ai vincoli paesaggistici, idrogeologici ed ambientali ricadenti sull’area».

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