[16/03/2006] Acqua

Tariffe acqua, il sindaco di Carrara ammette: «Non avevamo messo bene a fuoco la situazione»

CARRARA. Il sindaco di Carrara Giulio Conti(nella foto) è sempre più sulla graticola. Le bollette dell’acqua emesse da Gaia, salatissime a causa del mancato ingresso del Comune di Massa nel settore dell’acquedotto, stanno facendo montare la protesta dei carrararesi che se la prendono sempre di più con il loro sindaco, accusandolo di «incapacità di tutelare gli interesse della collettività».

«Mi accusano anche di un’altra cosa più ridicola – commenta Giulio Conti - e cioè del fatto che non voglio uscire da Gaia. Io a quelli del comitato anti-Gaia gliel’ho già detto decine di volte: giuridicamente è impossibile uscire da Gaia, gli ho anche proposto di trovarmi l’avvocato che avrebbe trovato il modo per farlo. Ovviamente l’avvocato me l’hanno portato ma neppure lui è riuscito a trovare un escamotage giuridico per abbandonare Gaia».

Se è vero che oggi la situazione risulta difficilmente sbrogliabile con l’uscita da Gaia, è però vero che forse qualche anno fa il Comune di Carrara, ma anche quello di Viareggio che si trova nella medesima situazione, avrebbe potuto essere un po’ più accorto.

«In effetti non avevamo messo bene a fuoco il sistema nel suo complesso – ammette il sindaco Giulio Conti – ogni settore, acqua, fognature e depurazione avrebbe dovuto essere verificato singolarmente dall’Ato perché i conti quadrassero. I conti cioè non dovevano essere fatti complessivamente ma per comparti. D’altra parte il piano industriale non è stato fatto in un giorno, ma ci sono voluti mesi, e i tecnici del comune che hanno seguito la vicenda si sono anche succeduti nel lavoro. Insomma, forse qualche disattenzione sì, ma di qui a dire che la responsabilità è nostra ci vuole molta immaginazione».

Torna all'archivio