[29/10/2007] Acqua

Acqua, Movimento soddisfatto per il sì del senato alla moratoria sulle privatizzazioni

FIRENZE. Aspettando l’approvazione della Camera dei deputati (ma la partita dovrebbe essere più facile) e auspicando che il governo Prodi non cada, il Movimento per l’acqua può cantare vittoria (almeno per questa prima battaglia) vista l’approvazione al Senato della moratoria sui processi di privatizzazione del servizio idrico. Si tratta dell’articolo 26 del decreto fiscale, che se tutto fila liscio (e abbiamo fatto bene i conti) dovrebbe essere convertito il legge entro l´1 dicembre. La moratoria, quando diventerà efficace, bloccherà fino alla data di emanazione del decreto correttivo del 152/06, e comunque per un periodo di tempo non superiore a 12 mesi dall´entrata in vigore della legge, tutti i processi di affidamento del servizio idrico. Il blocco quindi interesserà sia gli affidamenti a società miste pubblico/privato, sia a società tutte private, ma anche a società completamente pubbliche (gestione in house).

Dalla moratoria vengono escluse le concessioni già affidate. Questo non è un passaggio banale, tengono a sottolineare dal Movimento per l’acqua pubblica - dato che in prima stesura il testo recitava “la moratoria interviene su processi di affidamenti in essere fatte salve le concessioni già assentite”. Quindi veniva lasciato spazio a vie “brevi” per rendere inefficace la moratoria senza atti formali ma solo con un pronunciamento di maggioranza. Pur con molto fatica, qualche incertezza e in attesa di conoscere i contenuti del decreto correttivo al decreto 152, il governo Prodi sul tema sta mantenendo fede agli impegni presi con gli elettori, prima dalla maggioranza che lo sostiene e poi dalla stessa compagine governativa. Sicuramente ora c’è un motivo in più per sperare che il governo posso andare avanti nel suo lavoro. E’ l’auspicio di molti ma probabilmente non di tutti nello stesso centro sinistra che lo sostiene.

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