[31/10/2007] Energia

Gas e accordi occulti. Ma di cosa stiamo parlando?

LIVORNO. Ai tanti gialli del Belpaese, oggi se ne aggiunge un altro, anche se in questo caso non si tratta di omicidi, ma di eventuali truffe. La distribuzione del gas in Italia, sarebbe infatti gestita con un «accordo occulto» tra Snam rete gas e le società preposte al controllo sulla trasparenza della misurazione del gas. Questo è quanto si evince dalle motivazioni addotte dal Tribunale del riesame di Milano, che ha respinto la richiesta di dissequestro dei materiali provenienti dalle aziende coinvolte nell’inchiesta in cui sono imputati per truffa i vertici di Eni e di Aem.

Il meccanismo di misurazione del gas adottato in Italia si baserebbe infatti su un sistema illegittimo, dato che secondo i giudici di Milano «i funzionari del ministero responsabili del controllo sui sistemi di trasparenza, avrebbero delegato a farlo i responsabili del procedimento che a loro volta si erano affidati agli stessi esperti della società interessata all’omologazione».

Tanto che secondo i pm milanesi «le condizioni di misurazione erano addomesticabili «e «consentivano variazioni arbitrarie dei dati quantitativi sull’effettivo consumo». Situazione che avrebbe quindi reso possibile anche la ben nota storia, che passa come leggenda metropolitana ma che tanto leggenda potrebbe anche non essere, che assieme al gas nelle tubature degli utenti si erogasse anche aria. Con la differenza non poco marginale che l’aria è gratis. Almeno per ora.

Ma al di là della leggenda o del fatto di cronaca in sé che seguirà tutto il suo normale iter nei corridoio dei tribunali, quello che forse deve preoccupare di più è un altro particolare: di che cosa stiamo parlando. Di che cosa parliamo cioè quando si danno i numeri che vanno a disegnare lo scenario del fabbisogno energetico, che stimano la produzione, che indicano gli obiettivi da raggiungere e gli strumenti per farlo...

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