[31/10/2007] Parchi

La commissione ambiente del Senato approva l’emendamento salva-paesaggio nelle isole minori

LIVORNO. E’ soddisfatto Francesco Ferrante (Nella foto), capogruppo dell’Ulivo in commissione ambiente al Senato e promotore dell’emendamento all’articolo 16 della Finanziaria, approvato ieri in commissione bilancio, che vincola l’uso prioritario dei fondi destinati alle piccole isole per progetti realizzati nelle aree protette e nella rete Natura 2000, ovvero improntati alla sostenibilità ambientale, con particolare riferimento all´utilizzo delle energie rinnovabili, al risparmio e all´efficienza energetica, alla gestione dei rifiuti e delle acque, alla mobilità e alla nautica da diporto ecosostenibili, al recupero e al riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, alla contingentazione dei flussi turistici, alla destagionalizzazione, alla protezione degli habitat prioritari e delle specie protette, alla valorizzazione dei prodotti tipici e alla certificazione ambientale dei servizi.

«Ora quei 34 milioni di euro previsti dalla Finanziaria come fondo pluriennale per le isole minori potranno essere utilizzati con criteri mirati alla salvaguardia del patrimonio naturale, culturale e turistico che valorizzeranno i territori e miglioreranno la qualità della vita nelle piccole isole italiane. Con questo emendamento – ha aggiunto Ferrante – sarà anche più facile realizzare solo le infrastrutture veramente necessarie e impedire invece la costruzione di quelle troppo impattanti e inadeguate al contesto, come è spesso accaduto negli anni scorsi».

Lo stanziamento di 34 milioni di euro per le isole minori era stato annunciato giorni fa da Catalina Schezzini, sindaco di Rio nell’Elba e presidente della Associazione italiana comuni delle isole minori (Ancim). Legambiente, della quale Ferrante è direttore, specifica che «per evitare equivoci, è bene sottolineare che quando si parla di “contingentazione dei flussi turistici” ci si riferisce naturalmente alle isole più piccole tra quelle minori, nelle quali si riscontrano spesso flussi turistici incontrollati, con forti impatti ambientali e in presenza di scarsi servizi».

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