[05/11/2007] Consumo

Biologico e finanziamenti: FederBio attacca ministero, Aiab e Legambiente

ROMA. il presidente di FederBio, la federazione dell’agricoltura biologica e biodinamica, critica il decreto del capo del dipartimento politiche dello sviluppo del ministero delle politiche agricole che blocca le procedure di assegnazione delle risorse previste dalla legge finanziaria del 2005 e non risparmia una stoccata all’Associazione italiana agricoltura biologica (Aiab) e Legambiente.

Per il presidente Carnemolla «La decisione del dipartimento politiche dello sviluppo del ministero di revocare e sospendere le procedure di gara per l’impiego delle risorse del Piano d’azione nazionale di settore, stanziate ormai da tre anni, è un fatto grave perché immotivato e deciso senza nemmeno informare il Comitato consultivo agricoltura biologica. Dopo anni di inerzia dell’apparato del ministero e quando finalmente si sono avviate procedure trasparenti di spesa questa decisione è semplicemente incomprensibile. Non abbiamo notizie di irregolarità nelle gare e le motivazioni addotte al massimo potevano motivare la sospensione dei termini e la ridefinizione del capitolato relativo al bando per la comunicazione istituzionale». Poi Carnemolla attacca i “concorrenti” dell’Aiab: «Visti i tempi rapidissimi della decisione del MiPAAF è inquietante la puntualità con cui i Presidenti di AIAB e di Legambiente hanno chiesto di destinare ad altro queste risorse».

Le due associazioni avevano chiesto di destinare i finanziamenti non spesi per salvare il Trattato internazionale per le risorse genetiche, in particolare l´Aiab chiedeva «un intervento urgente del ministro presso l´organo di governo del Trattato riunito a Roma presso la Fao fino al 2 novembre per annunciare che l´Italia si impegna anche da sola, ma sicuramente come leader di una scelta che va fatta da tutta l´Unione Europea, a sostenere l´attività di funzionamento e sperimentazione del Trattato. In questo modo si spenderebbero subito e in una maniera molto opportuna ed utilissima per il biologico Italiano 5 milioni di Euro che giacciono ormai dal primo gennaio del 2005 nelle casse del ministero».

Insomma una diatriba basata soprattutto su una diversa concezione dell’approccio che l’Italia deve avere sulle questioni globali.

Infatti, anche Carnemolla assicura: «appoggiamo la richiesta di sostenere finanziariamente il trattato internazionale per le risorse genetiche», ma per Federbio «tale impegno non può gravare interamente sull’Italia e solo sulle risorse per il settore biologico, già penalizzato dai ritardi dovuti all’inefficienza del Ministero e dalla mancata applicazione del credito d’imposta previsto dalla finanziaria 2007. Chiediamo al sottosegretario Boco, che ha la delega al biologico, e al Ministro De Castro di prendere una posizione chiara su questa sconcertante vicenda e di farsi garanti del rispetto della concertazione e della trasparenza all’interno del ministero».

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