[06/11/2007] Rifiuti

Ato 8: La nostra esperienza a disposizione di eventuali compagni di viaggio

LIVORNO. Che gli Ato rifiuti vengano ridotti da 10 a 3 (come prevede la Regione Toscana), oppure che gli Ato in generale vengano aboliti (idea del Governo), l’Ato 8 di Siena vuole essere un esempio e non vuol vedere sprecata l’esperienza virtuosa che ha costruito negli anni. E’ quanto sostanzialmente sostiene Fabiola Ambrogi, presidente di Ato 8 in una nota stampa inviata oggi: «Mi auguro che questo territorio possa mettere a disposizione di eventuali ‘compagni di viaggio’ la propria esperienza. Certamente i paletti fissati nelle linee guida del piano industriale per gli anni 2008-2013 potrebbero costituire almeno un punto di partenza per le attività che interesseranno il territorio senese nei prossimi anni, qualunque sia il futuro delle comunità di ambito».

Le linee guida del piano industriale per gli anni 2008-2013 di cui parla Ambrogi sono state fissate durante l’assemblea dei Comuni che costituiscono la comunità di ambito Ato 8 subito dopo l’approvazione di quelle relative all’adeguamento del piano industriale 2002-2007. I rappresentanti dei Comuni consorziati hanno ritenuto indispensabile – viene spiegato sempre nella stessa nota - provvedere alla pianificazione e alla programmazione delle attività che interessano la gestione dei rifiuti dal 2008 al 2013: l’approvazione delle linee guida per i prossimi sei anni che rappresenta la volontà di fissare alcuni obiettivi per non perdere quanto di positivo è stato costruito in questi anni in provincia di Siena nonostante il clima di incertezza normativa che coinvolge le sorti future della comunità di ambito.

Le linee guida proposte dal Cda dell’ente, presentate anche a Claudio Galletti, assessore all’ambiente della Provincia di Siena, si ispirano alle stesse finalità del piano provinciale in fase di elaborazione e potranno costituire un buon punto di partenza per la futura programmazione in materia di rifiuti. Due i punti cardine individuati dalle linee guida: aumentare la raccolta differenziata e diminuire la quantità dei rifiuti prodotti.

«L’approvazione di queste linee guida - commenta Fabiola Ambrogi, presidente di Ato 8 – rappresenta la volontà di non perdere il lavoro svolto da Ato 8 e di ribadire le responsabilità e le scelte che gli amministratori si sono assunti in virtù di un servizio di igiene urbana che funziona. La provincia di Siena è infatti autosufficiente nell’intero ciclo di gestione, con costi di smaltimento che, nonostante abbiano subito un incremento nell’ultimo anno, sono ancora sotto la media regionale ed è la provincia che presenta la più alta percentuale di raccolta differenziata registrata in Toscana».

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