[07/11/2007] Comunicati

“Rete natura 2000” pubblicato il decreto del ministero

LIVORNO. E’ stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale l’atteso decreto del ministero delle politiche agricole “modifica ed integrazione del decreto ministeriale 21 dicembre 2006, n. 12541, recante "Disciplina del regime di condizionalità della PAC e abrogazione del decreto ministeriale 15 dicembre 2005". (Decreto n. 13286), si tratta dell’adeguamento alle direttive Ue delle misure di tutela nella Zone di protezione speciale (Zps) che aveva creato non poche frizioni tra governo, ambientalisti, cacciatori e regioni e la cui mancata adozione aveva provocato condanni e procedure di infrazione per l’Italia da parte dell’Ue e della Corte di giustizia europea.

Le regioni dovranno adeguare, anche dal punto di vista dell’agricoltura e dell’allevamento di animali, la gestione delle Zps e dell’intera “Rete natura 200” (che comprende anche Siti di importanza comunitaria, Sic, e Zone speciali di conservazione, Zsc) alle direttive Habitat e Uccelli che e fissare «criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione» relativi a tutte le zone di protezione previste e prevedere gli "obblighi e divieti" contenuti nell´art. 6 del decreto n. 184 del ministero dell´ambiente del 17 ottobre 2007, relativo alla "Rete Natura 2000”, Zcs e Zps che indicava i criteri di gestione delle aree comprese nelle direttive Uccelli ed Habitat anche in relazione alle attività venatorie (in articolare le preaperture nelle Zps) ed alle deroghe finora consentite in molte regioni per le specie cacciabili al loro interno, che avevano sollevato le proteste Ue, la minaccia di pesanti sanzioni economiche e la messa in pericolo di finanziamenti destinati all’agricoltura .

Il decreto de ministero dell’agricoltura contiene obblighi anche per il rispetto delle direttive Ue sulla protezione delle acque sotterranee dall´inquinamento provocato da certe sostanze pericolose, recepisce al suo interno le norme di vari decreti in materia ambientale riguardanti la protezione dei suoli e di zone vulnerabili da attività inquinanti e legate all’agricoltura e nei quali le regioni «individuano sulla base delle norme di recepimento della direttiva 91/676/CEE, dove attuate a livello regionale con i Programmi di azione, gli impegni applicabili a livello dell´azienda agricola».
Il decreto prevede anche misure per la gestione dei terreni agricoli e le varie colture e modalità di gestione e raccolta dei prodotti e per la zootecnia, compreso norme che riguardano la salute ed il benessere degli animali da allevamento.

In assenza dei provvedimenti delle regioni e province autonome, si applicano le disposizioni previste dal decreto in applicazione della direttiva 92/43/CEE del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.

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