[08/11/2007] Comunicati

Alleanza Ue-Paesi poveri per combattere i cambiamenti climatici

LIVORNO. Un progetto di alleanza tra I’Unione europea e Paesi in via di sviluppo per combattere gli effetti del cambiamento climatico e aiutare milioni di esseri umani nei Paesi poveri del pianeta a far fronte alla mancanza d’acqua ed alla necessità di emigrare, favorendo uno sviluppo economico che non danneggi il un clima. La proposta è stata avanzata dal commissario Ue allo sviluppo e all’aiuto umanitario Louis Michel, alla seconda edizione delle Giornate europee dello sviluppo a Lisbona, organizzate da Ue e Portogallo che hanno come tema “cambiamento climatico e sviluppo”, nel quadro degli sforzi sviluppati dalla Commissione europea per rispondere alle questioni relative al clima ed all’energia.

«I cambiamenti climatici, oggi lo sappiamo, non sono una fiction ipotetica ma una realtà dimostrata - ha detto Michel – Dappertutto gli eventi meteorologici estremi fonti di catastrofi naturali sono in aumento. Il 40% delle barriere coralline sono già state distrutte. L’1% delle foreste tropicali sparisce ogni anno. In meno di 50 anni sono scomparsi i tre quarti del Mare d´Aral, il 95% del lago Ciad ed il Mar Morto si è abbassato di 25 metri. 7 delle 10 catastrofi più mortali degli ultimi 20 anni sono accadute tra il 2000 e il 2006! Per troppo a lungo, il cambiamento climatico è stato considerato come un fenomeno ancora da venire. Ora, noi siamo già oggi, Paesi ricchi e Paesi poveri, le vittime del cambiamento climatico».

Louis Michel ha ricordato i fenomeni estremi che coinvolgono tutti i continenti e che il global warming ignora le frontiere. «Per troppo tempo il cambiamento climatico è stato considerato esclusivamente in termini ambientali... Ora sappiamo che le conseguenze del cambiamento climatico non faranno che esacerbare le tensioni già esistenti nelle regioni più povere. Che dire delle tensioni generate dalla penuria d’acqua? Entro 10 anni non saranno meno di 75 o 200 milioni di africani che vedranno i loro approvvigionamenti d’acqua minacciati dai cambiamenti climatici!»

E il Commissario europeo si fa una domanda «il cambiamento climatico sta modificando la natura dello sviluppo? La mia risposta è si. Se non integriamo i cambiamenti climatici nelle nostre politiche di sviluppo, qui e subito, perderemo tutti i benefici degli investimenti che abbiamo fatto».

Per questo Michel rivendica il ruolo leader dell’Europa nella cooperazione allo sviluppo da oltre 50 anni ed offre ai Paesi in via di sviluppo «una piattaforma aperta, differente dai classici negoziati a porte chiuse». Un’alleanza planetaria tra esperti, parlamentari, ministri e Ong «Le politiche a fianco dei cittadini»


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