[09/11/2007] Parchi

I parchi toscani usciranno dal digiuno?

PISA. Se dopo le polemiche - utili se non si avvitano su se stesse- Martini e Asor Rosa - ossia la regione e i comitati - rimettono in fila una serie di problemi ambientali tutti avranno da guadagnarci. Anche i parchi toscani che finora hanno fatto troppa scena muta -come dicemmo anche a Pisa al nuovo assessore Betti (Nella foto) - dovranno ora fare la loro parte.

Per la verità finora non sono molti i segnali di reviviscenza né sulla nuova legge regionale né soprattutto su un confronto serio relativo agli impegni, sulle cose da fare, sui problemi aperti e anche le difficoltà. Già il quadro nazionale lascia piuttosto a desiderare e non aiuta una regione che ha tre parchi nazionali usciti da poco da una lunga convalescenza e tre parchi regionali che non sono in attesa di pagelle e di voti ma di un sostegno serio e concreto che la regione non può far mancare dopo troppe incertezze e rinvii.

Per questo servono misure, iniziative politiche pubbliche in grado di coinvolgere innanzitutto le istituzioni, comuni, comunità montane, province, autorità di bacino e molti altri. La gestione di un patrimonio così delicato quale sono i parchi in Toscana come altrove, deve uscire dalla clandestinità, dalla occasionalità. Dalla regione e da Betti su questo punto ci aspettiamo impegni chiari e non vaghe assicurazioni che nel recente passato hanno lasciato troppe situazioni aperte e irrisolte.

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