[15/11/2007] Comunicati

Parte in anticipo il registro mondiale delle transazioni dei permessi di emissioni negoziabili

LIVORNO. Il segretariato Convenzione-quadro dell’Onu sui cambiamenti climatici (Unfccc) e il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo hanno annunciato nell’ex capitale tedesca Bonn il lancio del “Registro di transazioni internazionali dei permessi di emissioni negoziabili” (International transaction log – Itl), mettendo così in campo uno dei principali elementi del sistema del mercato dei permessi di emissione negoziabili previsti nel Protocollo di Kyoto. L’Itl è così operativo da ieri.

«Il registro è un sistema automatico evoluto – spiega una nota Unfccc-Onu – che permette ai Paesi parte del Protocollo di assicurare che i loro scambi di permessi di emissioni negoziabili siano conformi alle disposizioni stabilite dagli strumenti internazionali».

Per il segretario esecutivo dell’Unfccc Yvo de Boer «si tratta di un momento storico e di una vera realizzazione nel quadro della messa in applicazione del Protocollo di Kyoto. L’entrata in vigore in tempo reale dell’operatività dell’Itl manda un chiaro segnale al mercato del carbonio che la negoziazione può andare avanti. Gli operatori di mercato hanno ora la certezza che la pietra angolare del sistema di scambio di Kyoto è in vigore da prima dell’entrata in vigore effettiva del periodo contabile di Kyoto dal primo gennaio 2008».

Secondo l’Unfccc, il Giappone è stato il primo Paese aderente al Protocollo di Kyoto a connettersi al registro in tempo reale. Altri Paesi dovrebbero seguire il suo esempio rapidamente, in particolare Svizzera e Nuova Zelanda.

L’interesse del Giappone è più che comprensibile: nel 2006 ha emesso 150 milioni di tonnellate in più di gas serra, il 13%, del limite previsto dal Protocollo di Kyoto di 1,2 miliardi di tonnellate totali, e questo lo rende uno dei più grandi acquirenti potenziali.

I meccanismi flessibili previsti dal Protocollo di Kyoto sono la negoziazione delle emissioni, il meccanismo per lo sviluppo pulito e la messa in applicazione congiunta. Con queste misure si permette ai Paesi industrializzati di acquisire permessi di riduzione di emissioni all’estero e a prezzi inferiori a quelli che dovrebbero praticare per ridurre le stesse quantità di emissioni a casa loro, contribuendo così agli sforzi di riduzione dei gas serra sul piano nazionale.

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