[15/11/2007] Parchi

Montecristo si apre all’educazione ambientale ed alla ricerca

PORTOFERRAIO (Livorno). Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, comune di Portoferraio, provincia di Livorno e Corpo forestale dello Stato si sono incontrati per discutere del destino e della fruizione dell’Isola di Montecristo, attualmente gestita direttamente dal Cfs come riserva integrale. «Il ministero dell’ambiente, il parco e lo stesso Corpo Forestale – si legge in un comunicato dell’area protetta - prendono atto che, in prospettiva, la gestione della riserva statale verrà affidata all’ente parco. In questa prospettiva, e malgrado i recenti articoli di stampa usciti sul degrado dell’Isola, spesso frutto di conoscenza non approfondita delle reali condizioni naturalistiche, tutti hanno concordato con l’egregio lavoro svolto dall’attuale gestione dell’Ufficio territoriale per la biodiversità del Corpo forestale dello Stato di Follonica».

Dall’incontro sono comunque emerse importanti novità che dovrà mettere in atto un tavolo congiunto che arriverà, entro fine anno, alla definizione di una “carta per Montecristo” imperniata su 7 punti: «apertura di Montecristo a programmi di educazione ambientale per gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori dell’Arcipelago toscano e , in particolare, del comune di Portoferraio; apertura di Montecristo a progetti di ricerca scientifica, debitamente corroborati e programmati su indicazione del Pnat, che permettano di meglio conoscere e conservare un’isola così speciale da aver meritato il “Diploma Europeo” da parte del Consiglio d’Europa; facilitare la possibilità di visita ai residenti del comune di Portoferraio (e dell’Arcipelago Toscano); gestione delle visite congiunta da parte del Pnas e del Cfs di Follonica, dopo aver considerato anche le istanze del Comune di Portoferraio) attraverso una fruizione controllata nei limiti dei numeri imposti dai vincoli sull’Isola, a partire della bozza già preparata dal CFS di Follonica; analisi geologica ed eventuali misure di salvaguardia naturalistica dei versanti; sistemazione del sistema di eliminazione dei reflui; decarbonizzazione di Montecristo attraverso la sostituzione dell’attuale gruppo elettrogeno a gasolio con uno meno potente a biodiesel e con l’integrazione di pannelli fotovoltaici e collettori solari ( a carico di Enel)».

Il presidente del parco nazionale dell’Arcipelago, Mario Tozzi giudica «molto positivo l’accordo raggiunto con il Cfs e il comune di Portoferraio che permetterà di rilanciare un’immagine rinnovata e positiva di Montecristo in cui trovano spazio le esigenze di conservazione ambientale e le prerogative del Comune di Portoferraio. Educazione ambientale, ricerca scientifica e fruizione controllata possono costituire un modello di gestione condivisa anche per Pianosa, Gorgona e Giannutri che presto prenderemo in esame».

Intanto Legambiente è tornata a sollecitare l’elenco dei nomi degli strani frequentatori “scientifici” di Montecristo, cioè quei privilegiati che negli scorsi anni hanno avuto accesso all’isola e che non erano compresi nel tetto massimo di mille visitatori all’anno consentiti. Legambiente sottolineava che a Montecristo, ribattezzata “isola dei famosi” erano stati visti noti politici, giornalisti, uomini delle istituzioni e dello spettacolo e chiedeva quali fossero le indagini scientifiche che avevano messo in atto. I dati, nonostante che il difensore civico della Toscana avesse dato ragione all’associazione, erano stati negati dall’allora commissario del parco, Legambiente si è quindi rivolta direttamente al Consiglio dei ministri che ha dato nuovamente ragione al Cigno verde e detto che non sussisteva nessun problema di privacy e di segretezza scientifica per le attività dei Vip a Montecristo. Ora spetta a Tozzi dare qui nomi e cognomi di fortunati frequentatori di un’isola quasi proibita.

Torna all'archivio