[16/11/2007] Trasporti

Con I-mobility la Toscana ridurrà il ´tempo perso´ in auto del 20%

FIRENZE. In Toscana l’83% della popolazione (1.900.000 di persone) esce ogni giorno di casa per spostarsi. Il 23% di queste persone che si muovono lo fanno a piedi o in bicicletta, ma il 69% con mezzi privati a motore. L’8% con mezzi pubblici o combinati. 53 minuti è il tempo medio che ciascuno impiega per spostarsi da casa al luogo dove è diretto. Il 40% del tempo viene dedicato agli spostamenti e si perde per colpa dei rallentamenti del traffico. Ogni anno in Toscana a causa dei rallentamenti del traffico vengono perse 100mila ore, corrispondente ad un costo sociale totale annuo di 148 milioni. Sono solo alcuni dei dati più significativi di una situazione ormai insostenibile per mitigare la quale la Regione mette in campo un nuovo interessante strumento: l’i-mobility. Si tratta di un’infrastruttura informativa geografica per l’accessibilità territoriale on demand che sarà a regime nel 2008. Obiettivo: ridurre del 20% il “tempo perso”, così da risparmiare 45.000.000 di euro l’anno.

Il progetto è stato presentato stamani nell’ambito della seconda giornata degli Stati generali della Sostenibilità regionale dall’assessore al territorio Ricardo Conti. Si tratta di un sistema che fornirà informazioni sulla mobilità privata e pubblica. Ovvero, da un lato, sullo stato della rete viaria toscana e dall’altro, sullo stato dei trasporti pubblici in tempo reale. Le indicazioni saranno disponibili su web, palmare e cellulare e permetteranno a chiunque, utente privato o pubblico, di muoversi nel territorio toscano in maniera più agile.

Sul nostro telefonino ad esempio potremo sapere in anticipo quale è il parcheggio più vicino con un posto libero. E questo ci eviterà di girare a vuoto con dispendio di tempo carburante; se c’è una porta telematica per la ztl che non ci permette di transitare e quale è il percorso alternativo; se c’è un cantiere, o un ingorgo lo sapremo prima di infilarsi in una fila o un rallentamento esasperanti. Oppure, sapremo prima se il nostro treno è in ritardo e di quanto, così da poter sfruttare il tempo dell’attesa in modo utile o piacevole. Non solo, i-mobility sarà una risposta reale alla intermodalità, cioè al modo di spostarsi con più mezzi (bus, treno, tram) per raggiungere la nostra meta sfruttando le coincidenze e lasciando l’auto in garage. Insomma, un sollievo alla vita frenetica dell’automobilista e del cittadino e soprattutto una boccata di ossigeno a favore di una mobilità sostenibile.

«Il sistema va nella direzione scelta e intrapresa dalla Toscana accessibile – spiega l’assessore regionale al territorio Riccardo Conti – quella del Piano di indirizzo territoriale, che garantisca collegamenti veloci, intermodali, capillari e il meno possibile inquinanti. Una Toscana che si sviluppa come città delle città, come regione policentrica. In Italia siamo i primi a concepire un sistema informativo a dimensione regionale, perché di solito questo è su scala urbana o metropolitana. Un progetto simile è stato realizzato nelle regioni della Baviera, della Catalogna e di Londra».
Il sistema i-mobility sarà reso possibile dai servizi di localizzazione e posizionamento offerti oggi dal GPS ed in futuro dal sistema europeo "Galileo" ed ovviamente dalla preventiva georeferenziazione degli oggetti contenuti nelle banche dati. L´integrazione di informazioni diverse e l´utilizzo delle tecnologie wireless e gps renderà possibile attivare servizi di diffusione delle conoscenze e di implementare servizi a valore aggiunto come un sistema di autenticazione e pagamento per i trasporti e le strade della regione. Quanto costerà? Sono 20 i milioni che fino al 2010 la Regione Toscana ha programmato a favore della infomobilità: 6 milioni di fondi europei, 4,8 milioni del Pir (Progetto di interesse regionale), 1,2 milioni del Cipe destinati alla ricerca; e 8 milioni che la Regione erogherà direttamente alle aziende di trasporto pubblico perché dotino di navigatore satellitare tutti i mezzi delle loro flotte.

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