[20/11/2007] Urbanistica

Consorzi di bonifica e irrigazioni, la finanziaria piace all´Anbi

FIRENZE. In fase di manovra di bilancio dello Stato, specialmente in un periodo di “vacche magre“ la legittima pressione politica e le richieste delle categorie si fanno stringenti. Qualche risultato positivo, aspettando le conferme della Camera, pare ci sia per il settore agricolo e delle bonifiche dopo il via libera dato dall’assemblea di Palazzo Madama, al documento di programmazione economica, presentato dal governo. «La Legge Finanziaria approvata dal Senato, prevede importanti stanziamenti per la prosecuzione del Programma irriguo nazionale - afferma Massimo Gargano presidente Anbi - è il risultato di un obiettivo condiviso dall’Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni con il ministro, Paolo De Castro, che intendiamo ringraziare congiuntamente a quanti si sono adoperati, perché possa proseguire l’opera di modernizzazione del comparto agricolo per il quale l’ottimizzazione d’uso della risorsa idrica è un fattore insostituibile di competitività».

Sono 100 milioni di euro per la durata di 15 anni a partire dall’anno 2011, i finanziamenti per il proseguimento del piano Irriguo nazionale. Inoltre è prevista la somma di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008-2009-2010 da destinare alla progettazione.

«I Consorzi di bonifica confermano il loro fondamentale ruolo al servizio del Paese - continua Gargano - accreditandosi come volano di sviluppo economico ed occupazionale. Ora però è necessario iniziare un nuovo percorso di sensibilizzazione verso due ulteriori obiettivi indispensabili per qualsiasi ipotesi di sviluppo del sistema Italia: il piano degli invasi (capace di abbinare esigenze ambientali e di tutela idrogeologica) e un piano straordinario di adeguamento della rete idraulica alla crescente urbanizzazione ed agli effetti dei cambiamenti climatici in atto».

Sicuramente il settore dei consorzi che è stato sotto tiro, anche eccessivamente nell’ultimo periodo, pare rinvigorito da queste ultime notizie. «E’ necessario – conclude Gargano – assumere consapevolezza che la salvaguardia del territorio è un fattore economico; operare in termini preventivi, significa risparmiare risorse altresì necessarie per riparare i danni. I consorzi di bonifica rappresentano una risorsa di esperienza, moderno esempio di autogoverno del territorio e di federalismo applicato».

Non vi è dubbio che i consorzi di bonifica possano avere un ruolo importante nel merito operativo di presidio del territorio. A patto che si sviluppi al loro interno formazione, ricerca, innovazione, per il miglioramento dell’efficienza irrigua e per la riduzione dei consumi di risorsa. A patto che si gestiscano correttamente gli ecosistemi fluviali ai fini della riduzione del rischio idraulico e del loro miglioramento qualitativo, due facce della stessa medaglia.

Principalmente su questo piano e non su altri, coadiuvati da opportuni indicatori, è necessario valutare l’operato dei consorzi, sapendo che efficienza ambientale ed economica devono andare di pari passo. Poi, essendo a conoscenza che il nostro Paese tra l’altro è a forte rischio idrogeologico, ed assunto che la difesa e manutenzione del territorio va a beneficio di tutti, è necessario reperire per il settore le risorse adeguate.

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