[22/11/2007] Rifiuti

Raccolta differenziata 2006: Massa Carrara la peggiore in Toscana

MASSA. Dopo la provincia di Livorno, il nostro giro nella Toscana dei rifiuti con i dati validati da Arrr per il 2006, prosegue nell’Ato 1, quello di Massa Carrara, che viene scavalcata dall’Ato 7 di Arezzo (praticamente immobile allo 25,97%) e precipita l’ultimo posto nella classifica regionale della raccolta differenziata, ma con un’ulteriore discesa: la percentuale di raccolta differenziata raggiunta nel 2006 è solo del 25,18, quasi a 10 punti dal traguardo del 35%, con un vistoso –4,72 % rispetto al già modesto dato dell’anno precedente e a ben 8,24 punti di percentuale dalla media regionale 2006 del 33,42%.

Ognuno dei 200.825 cittadini dell’Ato 1 produce 704 kg. di rifiuti urbani all’anno, 1,92 kg. procapite al giorno (sotto la media regionale), mentre la raccolta differenziata raggiunge appena i 161,5 kg. procapite all’anno (0,44 kg. al giorno).
Da sottolineare le forti diversità che esistono tra i due capoluoghi della provincia che hanno una popolazione numericamente equivalente: Massa (69.504 abitanti) produce 884,5 kg di RU procapite all’anno (2,4 al giorno, sopra la media toscana) e 219 kg/persona/anno di RD (0,44 kg. al giorno); Carrara produce molti meno rifiuti, 619 kg/persona/anno (1,69 al giorno, sotto la media toscana), ma differenzia ancora meno con appena 106,5 kg/persona/anno (0,29 kg. al giorno).

La classifica della raccolta differenziata si compone di una sconsolante distesa di segni meno davanti a 16 dei 17 comuni della provincia di Massa Carrara: si salva solo Aulla che con un più 2,72% raggiunge quota 37,8 e si attesta al primo posto in classifica, rimanendo l’unico comune sopra quota 35% e scavalcando Bagnone (prima nel 2005 con addirittura il 40,22% di RD); Casola in Lunigiana, Podenzana, Pontremoli e Filattiera.

Al secondo posto della classifica dell´Ato 1 troviamo quindi Pontremoli al 32,07 (-3,24), poi Montignoso con il 30,43% (-0,51) e Bagnone al 30,21% (-10,01).
Solo 4 comuni superano quota 30% di RD (nel 2005 erano 13) ed è immediatamente visibile che le buone performance dei comuni più piccoli sono un ricordo, e in alcuni casi il calo è a due cifre.
Abbiamo già visto il calo di 10,1 punti della piccola Bagnone (1.949 abitanti), ma fanno ancora peggio Licciana Nardi (4.917 ab.) che cala del 13,39% e precipita al 18,2% (ultimo posto nella graduatoria della RD); Villafranca in Lunigiana (4.671 ab.) che diminuisce la sua RD dell’11,75% scendendo a quota 19,94, Casola in Lunigiana (1.177 ab) che perde il 9,89% e Mulazzo (2.559 ab.) che marca un calo del 9,33%.

Simili le diminuzioni della raccolta differenziata nei capoluoghi Massa (- 5,06%) e Carrara (- 6,56).

In una situazione come questa è difficile trovare i comuni virtuosi, visto che i migliori di prima sono diventati nel 2006 quelli che segnano un calo spesso clamoroso. Comunque nei primi quattro posti della raccolta differenziata troviamo la già menzionata Aulla, seguita da Pontremoli al 32,07% (con un incentivo composter dell’1,20 che non aveva nel 2005); Montignoso con il 30,43% (incentivo composter dell’1,70) e Bagnone al 30,21%.

All’ultimo posto della classifica RD troviamo invece, come abbiamo già visto, l´ex virtuosa Licciana Nardi, preceduta dal capoluogo Carrara al 18,70% e da Fosdinovo al 18,76%. Massa, l’altro capoluogo di provincia, è invece poco sopra la media dell’Ato 1 per la raccolta differenziata con il 27%.

Insomma, l’Ato 1 sembra bloccato e la raccolta differenziata in crisi profonda: nel 2006 si è assistito ad una specie di livellamento verso il basso, con il taglio delle punte virtuose, nessun comune scende sotto quota 18% di RD e ben 12 sono sopra quota 20.

Intanto aumentano i rifiuti urbani totali: dalle 139.280,4 tonnellate del 2005 si è passati alle 141.494 del 2005, mentre il calo della raccolta differenziata è vistoso anche numericamente: meno 6.806,9 tonnellate rispetto alle 38.543 differenziate nel 2005.

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