[23/11/2007] Acqua

Difendere la risorsa Po, a convegno nell´anno del rischio-siccità

FIRENZE. E’ in corso di svolgimento, oggi e domani a Piacenza, il 4° congresso nazionale del Po (gli altri sono stati svolti sempre a Piacenza nel 1927, a Mantova nel 1971, a Milano e Ferrara nel 1985). Il congresso cade in un anno in cui la carenza idrica per il fiume più importante d’Italia ha raggiunto picchi impensabili, anche a causa dei cambiamenti climatici in corso, e quando ormai la coscienza e la conoscenza delle criticità è molto elevata: uso dissennato delle risorse fluviali (da quello idriche al prelievo di sedimenti), risalita del cuneo salino, sicurezza delle popolazioni. Contemporaneamente è cresciuto però l’interesse per gli usi turistici e ricreativi del corso d’acqua.

Del resto c’è stato anche un aumento della sensibilità collettiva al tema dei fiumi nel corso degli ultimi decenni, che è andato di pari passo a nuovi impianti normativi che tengono conto dei vari aspetti che riguardano l’ecosistema fluviale e che sono stati imposti dall’Europa. In questo contesto e nel merito della “questione Po”, la nuova sensibilità è stata colta dall’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che nel corso della sua visita a Cremona nel novembre del 2005 ha rimarcato la necessità di una decisa iniziativa per la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse del Po anche ai fini dello sviluppo del Paese.

Il Congresso è promosso dalla Consulta delle province del Po (organismo volontario nato nel 1993) e dall’Autorità di bacino. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività previste dal Protocollo d’intesa per la tutela e la valorizzazione del territorio e la promozione della sicurezza delle popolazioni della valle del Po, sottoscritto a Mantova il 27 maggio 2005, e sarà un’occasione di confronto tra tutti i soggetti istituzionali e non, che sono interessati alla tutela e alla valorizzazione della valle del Po.

Il sottosegretario all’ambiente Gianni Piatti spiega l’importanza dell’appuntamento «come momento di svolta e forte segnale di partecipazione nella sfida che ci sta impegnando per valorizzare il nostro fiume e contemporaneamente dare sicurezza alle popolazioni che lo abitano. L’attenzione che è stata riservata al Po da questo Governo e da questa maggioranza, vedi le indagini sia della Commissione ambiente della Camera sia del Senato, ha messo in luce come questo grande fiume rappresenti oggi una importante risorsa ed abbia innescato un felice processo di integrazione tra i vari livelli istituzionali e le politiche territoriali. Parlare del Po – conclude Piatti – significa affrontare i molteplici aspetti che lo compongono e provare a costruire, con un confronto ad ampio raggio, un progetto complessivo di sviluppo sostenibile».

Tra i temi che sono trattati nella due giorni citiamo: possibili scenari evolutivi del sistema padano; prospettive di ricostruzione ecologica dei sistemi fluviali; sistemi di governo, processi decisionali, conflitti, consolidamento istituzionale e coordinamento delle politiche; comunicazione, percezione e partecipazione. Molto attesi per domani gli interventi di Roberto Passino (presidente Comitato di vigilanza sulle risorse idriche), di Gianluigi Boiardi- presidente della consulta delle province rivierasche del Po, Vasco Errani presidente regione Emilia Romagna e del ministro dell’ambiente, tutele del territorio e del mare Alfonso Pecoraro Scanio.

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