[20/03/2006] Urbanistica

San Vincenzo, gli oppositori al porto vogliono le scuse ufficiali dellŽassessore Garufo

SAN VINCENZO (Livorno). Non si placano le polemiche dopo le parole che l´assessore all’ambiente della provincia di Livorno, Rocco Garufo, ha detto in consiglio provinciale, definendo coloro che si oppongono all’ampliamento del porto di San Vincenzo: «qualche sciagattato locale». Uscita non troppo felice, che Garufo ha corretto subito dopo scusandosi con tutto il consiglio.

Nicola Bertini e Fausto Bersotti del gruppo consiliare forum del centrosinistra per San Vincenzo sottolineano che Garufo «non ha mai sentito il bisogno di confrontarsi pubblicamente nel merito del progetto in questione - dicono - ma ha ritenuto comunque d’avere il diritto d’offendere così bassamente tanti cittadini che esercitano il loro diritto costituzionale alla partecipazione ed al controllo della pubblica amministrazione».

«Purtroppo per l’assessore però - continuano dal Forum - quegli sciagattati esprimono con onestà e rispetto la propria posizione, conoscono i dettagli progettuali dell’ampliamento del porto, contestano la scelta dell’amministrazione attraverso una critica civile seria e motivata e non per ultimo, pagano Garufo per essere da lui rappresentati e non offesi».

«Il Ds Garufo - concludono Bertini e Bersotti - si è posto offendendo coloro che dovrebbe rappresentare, fuori dalle istituzioni e la sua posizione non è più conciliabile con la carica che ricopre. Deve quindi prenderne atto, chiedere scusa, ed immediatamente dimettersi. Viceversa sarebbe sancito lo scandaloso principio secondo cui un rappresentate delle istituzioni che si lascia andare a tali affermazioni può restare tranquillamente al suo posto».

Anche da parte di Rifondazione comunista l´attacco a Garufo è duro: «L’assessore Garufo ha perso le staffe e si è lasciato andare a dichiarazioni offensive - dice Viviana Tei - ma ci interesserebbe conoscere le ragioni che l’hanno scatenata. Gli sciagattati locali sono cittadini che, nel pieno rispetto delle regole politiche e istituzionali ed avvalendosi di strumenti assolutamente consentiti dalla legge, anzi,  previsti dalla Costituzione, esprimono dissenso sull’ampliamento del porto, ma soprattutto, in questa fase,  chiedono alle istituzioni, anche a Garufo quindi, una risposta chiara che sembra che nessuno sia in grado di dare. Siamo di fronte a due progetti, il definitivo, che ha ottenuto, pur con tutte le gravi riserve che conosciamo bene, la VIA dalla Regione, e l’esecutivo presentato dalla Sales ( parlare di progetto preliminare, lo ricordiamo al Presidente della Provincia, è fuori luogo ). Bene: tra i due progetti, stando anche alle dichiarazioni di Kutufà, non c’è conformità, anzi. I lavori però sono iniziati, procedono quotidianamente e non sono certo equiparabili all’apertura di una finestra sul cortile. Allora chiediamo alle istituzioni di dirci chiaramente se, pur in presenza di queste difformità, i lavori possono proseguire, e fino a quando. Se cosi è però ci devono anche spiegare a cosa serva questo lavoro di verifica, che impegna  da settimane, e inutilmente,  commissioni tecniche e politici».

Infine per il comitato "no all´ampliamento del porto di San Vincenzo" intervengono Francesco Morra e Maurizio Viliani: «l’assessore Garufo ha anche definito le prescrizioni emanate sul progetto dalla regione Toscana poco importanti per l’inizio dei lavori. E’ doveroso ricordare che il questo nefasto progetto fu a suo tempo demolito dagli uffici tecnici regionali e solo la parte politica in questione, ovvero la Giunta Regionale, diede il nulla osta al progetto con quelle prescrizioni parecchio impegnative».

«In tempi in cui si parla tanto di cambiamento post-berlusconiano e di democrazia partecipata ci aspetteremmo - concludono dal comitato -   un senso della democrazia e un rispetto dei cittadini che non traspaiono nell’intervento dell’assessore Garufo. Infatti l’assessore ha definito “sciagattati” coloro che, si evince dal suo intervento, lottano contro questo scellerato progetto chiedendo, tra l’altro, il rispetto di alcune ovvie regole democratiche. Invitiamo l’assessore Garufo a venire a San Vincenzo per verificare l’andamento dei lavori, il rispetto delle regole, le preoccupazioni di una consistente parte della popolazione che, documentandosi, ha potuto trarre conclusioni diverse da quelle effettuate dall’Amministrazione Comunale».

 

 

 

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