[26/11/2007] Rifiuti

L´appello dei No Fanghi a favore del referendum consultivo a Piombino

PIOMBINO (Livorno). Una bozza di accordo di programma tra il Comune di Piombino, il Comune di Napoli, le rispettive Autorità portuali e il Ministero dell’Ambiente prevede il trasporto dalla Campania alla Toscana di oltre due milioni di metri cubi di scorie e fanghi dell’area ex siderurgica di Bagnoli, rifiuti speciali che verrebbero selezionati, messi in vasche di colmata al porto di Piombino e in parte stoccati per essere trattati. Il progetto prevede anche la costruzione di alcuni impianti per il trattamento dei rifiuti contaminati e, seguendo una logica di scambio, alcuni interventi infrastrutturali attesi da anni nel territorio della Val di Cornia: l’ampliamento del porto e la costruzione di un tratta di strada per arrivarci.
Il progetto, reso noto nel luglio scorso, ha suscitato a Piombino e nell’intera Val di Cornia, fino all’isola d’Elba e alla Maremma una forte preoccupazione, accentuata dall’enfasi politica e dalla fretta manifestata dai fautori dell’operazione, che l’hanno inizialmente presentata come una grande opportunità, anziché procedere ad una informazione chiara e completa verso la cittadinanza.
Così in agosto è sorto il Comitato comprensoriale di cittadini contro i fanghi di Bagnoli, con lo scopo di aumentare la partecipazione e l’informazione; una petizione popolare contro l’arrivo dei fanghi di Bagnoli ha raccolto quasi 5000 firme in soli dieci giorni intorno a ferragosto, mentre ai primi di settembre è stato richiesto all’Amministrazione comunale di Piombino lo svolgimento di un referendum consultivo ai sensi dello statuto comunale prima che il Sindaco proceda alla firma dell’accordo di programma.
Ora una commissione nominata dal Comune ha bocciato il quesito referendario. Sembra incredibile: un’amministrazione comunale di centrosinistra che rifiuta la consultazione popolare su una materia di estrema importanza per il territorio e sulla quale si è sviluppata una forte mobilitazione che dura ormai da mesi. Il Consiglio comunale potrebbe ribaltare la decisione e ripristinare così una situazione di normalità democratica e di partecipazione, ma secondo lo statuto serve la maggioranza dei due terzi, e il nascente partito democratico ha già fatto sapere che si atterrà al parere tecnico della commissione, secondo la quale i cittadini non possono pronunciarsi perché la materia non sarebbe di eclusivo interesse locale.
Senza entrare nel merito della questione, che privilegerebbe il costoso e rischioso trasporto dei rifiuti su lunghe distanze anziché il più conveniente riutilizzo in situ (peraltro utile all’ampliamento del porto di Napoli), a noi sembra evidente che gli effetti del paventato arrivo dei rifiuti industriali di Bagnoli sarebbero di forte impatto locale. E comunque ci preme evidenziare come nelle moderne democrazie il ruolo della partecipazione e delle realtà locali, anche su scelte di carattere più generale, debba essere riconosciuto e tutelato.
Auspichiamo quindi che i singoli Consiglieri e l’intero Consiglio comunale di Piombino tengano in alta considerazione il valore democratico della partecipazione popolare di fronte a scelte di così grande rilievo e il diritto dei territori di decidere il loro destino. Invitiamo pertanto ciascun Consigliere e l’intero Consiglio comunale a voler ammettere il referendum consultivo, affinché i cittadini possano liberamente esprimersi sull’operazione di trasferimento in Toscana dei cosiddetti fanghi di Bagnoli.

Piombino, novembre 2007

Firmatari:

Alberto Magnaghi, professore ordinario di Pianificazione territoriale (Università di Firenze); presidente della Rete del Nuovo Municipio
Francesco ‘Pancho’ Pardi, professore associato di Analisi Urbanistica (Università di Firenze); portavoce di Liberacittadinanza
Leonardo Rombai, professore ordinario di Geografia (Università di Firenze)
Marco Della Pina - professore associato di Demografia storica (Università di Pisa); resp. regionale territorio e ambiente PRC
Paolo Favilli – professore di Storia contemporanea, Direttore del Dipartimento di scienze storico-geografiche (Università di Genova)
Anna Marson – professore associato di Pianificazione e tecnica urbanistica (Università IUAV Venezia)
Salvatore Allocca - Senatore
Rossano Pazzagli – professore associato di Storia moderna (Università del Molise)
Patrizia Zagnoli – professore ordinario di Economia delle imprese (Università di Firenze)
Monica Sgherri – capogruppo PRC (Consiglio regionale Toscana)
Massimo Serafini – direttore della rivista “Aprile”
Mercedes Frias - deputata
Massimo Cavrini - ingegnere (Consorzio Cooperative Costruzioni – Bologna)
Mario Ricci - Deputato
Ciro Pesacane – Coordinatore nazionale Forum Ambientalista, Napoli
Enrico Falqui – professore associato di Analisi e valutazione ambientale (Università di Firenze)
Roberto Musacchio – Deputato di Rifondazione Comunista
Fulvia Bandoli – Deputata Sinistra Democratica
Mirko Lombardi – Responsabile nazionale ambiente di Rc
Monica Sgherri – Capogruppo in consiglio regionale toscano di Rc
Luciana Castellina
Valerio Calzolaio – responsabile nazionale ambiente sinistra democratica
Giovanni Bellini – Senatore sinistra democratica
Aldo Manettti – Consigliere regionale di Rc
Niccolò Pecorini – segretario regionale di Rc
Alessia Petraglia – consigliere regionale di Sd
Beppe Brogi – coordinatore regionale Sinistra Democratica
Mario Lupi – Capogruppo dei Verdi in consiglio regionale
Mauro Romanelli – Portavoce dei Verdi toscani
Luciano Ghelli – Consigliere regionale del Pdci
Mino Frosini – Consigliere regionale del Pdci

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