[27/11/2007] Rifiuti

La raccolta differenziata 2006 cala anche nell´Ato pisano

LIVORNO. Prima di partire per il tour nei dati sui rifiuti urbani per il 2006 dell’Ato 3 di Pisa bisogna leggere le istruzioni contenute nel sito dell’Agenzia regione recupero rifiuti (Arrr): «I dati relativi all’Ato 3 nel suo complesso ed ai comuni gestiti dalla società Geofor SpA per gli anni 2003-2004 e 2005 contenuti nelle tabelle e nei file scaricabili sono in corso di verifica. In seguito alla vicenda oggetto di indagini da parte della Procura della Repubblica di Pisa riguardante la Società Geofor SpA, Arrr, su incarico della Regione Toscana, procederà a riesaminare i dati di produzione di Ru e Rd forniti dai Comuni in cui il servizio di igiene urbana è gestito dalla stessa società».

Saranno riverificati quindi gli esiti della certificazione delle raccolte differenziate relativamente agli anni passati, particolare che ovviamente condiziona anche i dati 2006 che, nonostante l’aumento di 3.094 abitanti in provincia di Pisa, vedono calare i rifiuti urbani di 6.172,15 tonnellate (erano 85.464,27 nel 2005), ma cala specularmene di 2.882,92 tonnellate anche la raccolta differenziata che dal 34,78% del 2005 cala al 33,19 del 2006 con una diminuzione dell’1,59%, scendendo così di poco sotto la media regionale del 33,42 .

Ognuno dei 402.992 abitanti della provincia di Pisa produce 669,9 kg. all’anno di rifiuti urbani, 1,835 al giorno, dei quali 217,2 kg. sono di raccolta differenziata, 0,595 al giorno, poco più della media regionale.

I cittadini del capoluogo Pisa, dove si accentra gran parte del flusso turistico, producono 814,6 kg. procapite all’anno, 2,23 ogni giorno, ma anche 253,3 chili di RD all’anno, differenziando ogni giorno 0,721 kg., oltre la media regionale. Pisa città raggiunge nel 2006 il 35,08% di raccolta differenziata, calando dell’1,93 sul 2005 nonostante un incentivo composter dell’1,20, un incentivo che riguarda 30 dei 39 comuni dell’Ato 3, con una media totale che incide proprio dell’1,20 su dato generale provinciale

A guidare la classifica della raccolta differenziata è Pontedera che raggiunge il 44,49% (+ 4,97), l’unica a superare soglia 40, mentre nel 2005 i comuni pisani sopra il 40% di raccolta differenziata erano 5: Calci, Calcinaia, Castelfranco di Sotto, Vecchiano e Volterra.

Al secondo posto troviamo Castelnuovo di Val di Cecina al 39,51% (+ 1,49), Vecchiano è terza con il 39,50% (-1,17), quarta è Calci che scende al 38,54% (- 2,01). Altri 4 comuni superano quota 35% : Pisa, San Giuliano Terme, Santa Maria a Monte e Volterra.

Ma la raccolta differenziata è sostanzialmente in stallo anche nei 13 comuni che hanno il segno più davanti rispetto ai dati del 2005, unici spostamenti verso l’alto degni di nota sono quello di Pomarance con un aumento del 5,74%, poi il dato già visto di Pontedera, segue Peccioli (+ 3,83%) e poi Casciana Terme (+ 3,10%).

Le peggiori performance per la raccolta differenziata riguardano quasi tutte piccoli comuni sotto i 2000 abitanti ad esclusione di Palaia che non raggiunge comunque i 5.000.

Il gradino più basso è occupato da Guardistallo con il 13,27% (+ 1,21), preceduto da Palaia al 14,62% che crolla di 6,99 punti rispetto al 2005; al terzultimo posto c’è la piccola Santa Luce al 15,08% che fa un tonfo ancora peggiore (-7,98), la precedono Montecatini Val di Cecina con il 15,39% (- 5,24) e Casale Marittimo al 16,56 (- 0,22).

Il calo più clamoroso è però quello di Calcinaia che precipita dal primo posto in classifica per la raccolta differenziata, che deteneva nel 2005 con il 41,05%, al 29,31%, perdendo 11,74 punti. Crolla anche Monopoli in Valdarno con un sonoro – 8,50%, preceduta come abbiamo già visto dal vistoso calo di Santa luce e da Ponsacco che scende del 7,04%. Gli altri 22 comuni dell’Ato 3 che hanno il segno meno davanti al dato della raccolta differenziata 2006 presentano cali più contenuti ma che comunque mostrano una sofferenza generalizzata per l’intera provincia.

Torna all'archivio