[29/11/2007] Aria

Le foreste europee assorbono più CO2 e ci avvicinano a Kyoto e al 2020

LIVORNO. Forse la situazione delle emissioni di gas serra è migliore di quanto credevamo e il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto sarebbe più vicino e a dare una mano al club degli europei occidentali sarebbero i 12 nuovi membri che spesso guardiamo con sospetto per il loro retaggio di arretratezza tecnologica e ambientale: Bulgaria, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria.
Le buone notizie vengono da uno studio dell´Università di Helsinki curato da Pekka E. Kauppi, Laura Saikku e Aapo Rautiainen e pubblicato sulla rivista specializzata “Energy Policy” ": il raggiungimento del taglio del 20% delle emissioni di gas serra entro il 2020 fissato dall’Unione Europea potrebbe essere raggiunto più facilmente grazie alle foreste europee che sono in grande espansione.

Secondo lo studio finlandese, tra il 1990 e il 2005 nell’Europa a 27 gli alberi avrebbero assorbito ogni anno 126 teragrammi (126 milioni di tonnellate) di carbonio in più, circa l´11% delle emissioni europee.Il tasso varierebbe dal 10% degli Stati dell’Ue prima dell’ampliamento (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia) al 15% dei nuovi entrati dell’Europa dell’est e del Mediterraneo del sud.

Secondo lo studio le foreste della verde Lettonia assorbirebbero più gas serra di quanto ne emette l’intero Paese, mentre Bulgaria, Finlandia, Lituania, Svezia, Slovenia sarebbero vicine all’equilibri, quindi ben oltre i parametri di Kyoto. Quelli messi peggio sarebbero Belgio, Cipro, Irlanda, Olanda e Danimarca.

Stavolta l’Italia si troverebbe così fuori dal solito gruppo dei “cattivi”, grazie alle foreste che stanno rioccupando terreni agricoli marginali e abbandonati, nonostante gli incendi che devastano le nostre estati da anni. «La buona notizia – dice Kauppi - è che gli alberi hanno un meccanismo efficiente di cattura e stoccaggio del carbonio. Quella migliore è che le foreste europee stanno espandendosi, andando ad assumere un ruolo via, via crescente nel raggiungimento degli obiettivi ambientali europei».

Anche per i ricercatori finlandesi i risultati sono sorprendenti, anche rispetto ad una rilevazione dello stesso tipo che era stata effettuata proprio da Pekka E. Kauppi nel 1992, dalla quale risultava molto difficile che l’espansione delle foreste potesse portare ad una crescita dell´assorbimento di CO2 superiore al 5%. Ma la valutazione del nuovo studio cambia perché i ricercatori dell´università di Helsinki stavolta non hanno preso in considerazione solo la superficie occupata dalle foreste, ma anche la densità degli alberi per ettaro, facendo così un calcolo più accurato e realistico della biomassa forestale e del suo assorbimento di CO2.

Il rischio è che ora, davanti alle buone notizie che vengono dai boschi europei, qualcuno pensi che gli impegni per la diminuzione dei gas serra possano essere rivisti o affrontati con meno urgenza, che il risparmio energetico e le nuove tecnologie per sviluppare le energie rinnovabili non siano così necessari. Un’ipotesi che gli stessi ricercatori finlandesi giudicano pericolosissima.

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