[30/11/2007] Urbanistica

Prato, i primi commenti sul nuovo Piano strutturale

PRATO. Sostanzialmente positivi, pur con qualche distinguo, i primi commenti alla presentazione del quadro conoscitivo del nuovo Piano strutturale da parte dell´assessore all´Urbanistica Stefano Ciuoffo, di cui abbiamo dato notizia ieri su greenreport: «Dal punto di vista della concretezza il Piano strutturale può fare molto di più per dare risposte ad una città in crisi e in fase di cambiamento rispetto al Piano strategico - ha introdotto il capogruppo di An Gianni Cenni - Vista questa prima fase teorica, chiedo l´organizzazione di incontri periodici della Commissione consiliare Territorio e ambiente per approfondire i temi della revisione e seguirli da vicino, data la loro importanza e il potere di incidere sul futuro della città».

Piena condivisione del lavoro effettuato da parte del capogruppo del Partito democratico Luca Roti: «Prato vive una nuova stagione economica e sociale, che per forza deve trovare un adeguamento urbanistico per ottenere più coerenza e coesione nelle risposte da dare alle trasformazioni. La scelta poteva essere quella di operare un semplice adeguamento cartografico dell´attuale Piano, ma l´Amministrazione ha fatto una scelta più coraggiosa e ha colto nel segno». Tema del dibattito è stato quello del rapporto tra le due “varianti”: a sinistra si avanzano alcune preoccupazioni «La variante Declassata anticipa quella generale ed è strategica per la nostra collocazione nell´area metropolitana - ha dichiarato il capopruppo dei Verdi Tommaso Rindi - ma sarebbe necessario mantenere in equilibrio i tempi di attuazione dell´una e dell´altra».

Qualche interrogativo in più è stato espresso da Rifondazione comunista: «Abbiamo un atteggiamento positivo verso i cambiamenti urbanistici annunciati ed esprimiamo il nostro assenso su più punti- dichiara il capogruppo Leonardo Becheri- mentre siamo più critici su altri. Il primo punto da sciogliere ad esempio è in che rapporto stanno tra loro la variante Declassata e quella generale per tempi, modalità di attuazione, strumenti e risorse messe in campo? Inoltre il percorso di partecipazione ci sarà anche sulla Declassata o solo sulla revisione in toto? E soprattutto, visto i rapidi tempi previsti per la prima, sarà partecipazione o semplice comunicazione di quanto già deciso? Bisognerebbe poi capire cosa sarà l´ex Banci e cosa si intende quando lo si definisce ´centro espositivo e polifunzionale´».

Decisamente più critico Mauro Vannoni di Sinistra per Prato viva «E´ positivo il riferimento alla partecipazione che dovrebbe diventare un modo di operare, anche per evitare errori tipo piazza Mercatale, dove la comunicazione, non partecipazione, ha portato a esiti che è meglio non commentare. Ma sulla variante Declassata invece è già tutto impacchettato e ci viene presentato invece ciò che è già stato deciso altrove. Manca poi l´approfondimento e l´analisi di ciò che la città sta vivendo, mentre sarebbe necessario affrontare queste tematiche con una discussione vera e ampia». Intravede invece una possibilità di perdita di competitività del territorio il capogruppo di Forza Italia Goffredo Borchi «Va bene la salvaguardia del territorio, ma non bisogna avvilire la trasformazione della città. Attenzione infatti a rendere il territorio poco appetibile per gli investimenti con eccessive sforbiciate nelle superfici e nei volumi utili, altrimenti il procedimento di trasformazione rimarrà sulla carta e gli investimenti si sposteranno nei comuni limitrofi o anche all´estero».

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