[03/12/2007] Acqua

«L´acqua è un diritto, non una merce»: oltre lo slogan ecco le richieste

FIRENZE. A ribadire che «L´acqua è un diritto, non una merce» sabato a Roma erano tanti: quarantamila, cinquantamila non importa, la manifestazione ha avuto enorme successo con partecipanti arrivati in pullman ed in treno da tutti Italia. Oltre agli slogan tipici degli eventi di piazza, anche richieste concrete: innanzi tutto l´immediata approvazione della legge di iniziativa popolare per la tutela, la pianificazione e la gestione pubblica dell´acqua, insieme alla proposta di un fondo nazionale in Finanziaria per il riammodernamento delle reti idriche.

Alla manifestazione, oltre al comitato organizzatore rappresentato nel Forum italiano dei movimenti per l´acqua da oltre 70 associazioni e reti nazionali, anche figure simbolo della battaglia per i beni comuni come il missionario comboniano Alex Zanotelli. Importante la presenza politica della componente di sinistra dell’Unione con il ministro dell’ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che in sede di manifestazione ha informato che dopo l´approvazione del provvedimento legato alla finanziaria sulla moratoria contro le privatizzazioni (valida per 12 mesi), il ministero ha rilanciato il suo appello anche inviando una circolare a tutti gli Ato, Regioni e Province, per informare dell´esistenza della moratoria sulle privatizzazioni e ricordare che l´indirizzo del governo è che le gestioni debbano essere pubbliche.

Ma è chiaro che la partita è tutta politica (ancora non si capisce bene come la pensa il Pd) ed il tema potrebbe rientrare nella verifica (chiarimento, chiamiamolo come vogliamo) di gennaio come richiesto dal ministro di Prc Paolo Ferrero che vorrebbe una legge per la ripubblicizzazione integrale dell’acqua. Dalle Regioni intanto ci sono notizie contrastanti: in Umbria, è stato dato ascolto al ministro dell’ambiente e si è deciso di mantenere la gestione pubblica, bloccando le privatizzazioni. In Toscana invece si stanno riscrivendo alcune regole dato che non è ancora arrivato a termine l’iter per l’approvazione della legge sui servizi pubblici locali e patto collegato, che è oggetto di discussione del tavolo di concertazione con le rappresentanze sociali e sindacali.

Oggi c’è stato un nuovo rinvio perché non è ancora stato raggiunto un accordo. Il servizio idrico è sicuramente uno dei punti critici: le associazioni ambientaliste presenti al tavolo (ma non solo anche la Cgil) stanno avanzando le loro proposte, ma al momento sembra che non ci siano ampi margini di manovra: Ato unico e gestione mista pubblico-privata con maggioranza pubblica sono le indicazioni della regione Toscana per il servizio idrico integrato ricalcando una linea intrapresa qualche tempo fa e che sembra non essere scalfita da quel che è successo e sta succedendo nel panorama nazionale.

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