[04/12/2007] Aria

Ma da americano vi dico: su Kyoto apprezzo il pragmatismo Usa

BOLZANO. Mi chiamo Matteo Ornati, di cittadinanza italiana e statunitense dalla nascita, avendo madre statunitense. Ho abitato negli Usa 13 anni, lottato contro la diffusione degli Ogm raccogliendo migliaia di firme, e impegnato politicamente come candidato al Congresso degli Stati Uniti per una zona di Los Angeles, il distretto 36, con il Natural law party (un partito ecologista) nel 2000, prendendo 3000 voti. Sono vegetariano, per motivi di salute, di etica, e di ecologia, in quanto la carne incide di quasi il 20% sulle emissioni di CO2 e non ho dubbi sul fatto che per salvarsi e salvare l´ambiente (anche se per ora di questo non se ne parla) la popolazione mondiale dovrà diventare vegetariana, volente o dolente, e accettare il fatto che la produzione di carne è disastrosa per l´ambiente.

Rimasi molto dispiaciuto quando Bush non firmò il trattato di Kyoto, ma altresì rimasi altrettanto male quando vidi politici e governi di tutto il mondo felicitarsi di aver “isolato” Bush e il suo governo e darsi nel contempo la "pacca sulla spalla". Al di là dell´arroganza di Bush e della sua amministrazione, conoscendo bene gli Stati Uniti e il sistema economico, ero comunque certo che il motivo per il quale il protocollo non venne firmato era dovuto a dei calcoli accurati e non a un insofferenza politica nei confronti dei governi che lo avevano redatto.

Alla luce dei risultati attuali del protocollo di Kyoto, e al buon risultato degli Stati Uniti fatto segnare in quest´ultimo anno, cioé -1,7% di Co2 equivalente rispetto al 2006 (anche se dal 1990 ad oggi l´incremento è stato del 16,3% negli Stati Uniti e del 12,1% in Italia, dati Unfccc, ndr) sono felice di constatare ancora una volta il pragmatismo americano.

Ho piena fiducia nella coscienza ecologista di una grande, ampia parte del suo popolo nonché la visione progressista della vita, dal quale la maggior parte del popolo italiano e del suo governo, nonchè tutti quei paesi che hanno sforato di oltre il 40% le loro emissioni, hanno purtroppo ancora tanto da imparare, ad incominciare da quelli che buttano quotidianamente i mozziconi di sigaretta per la strada. Ritengo che solo lo sviluppo e il miglioramento della coscienza collettiva mondiale possa risolvere il problema dei gas serra, poichè l´inquinamento è direttamente legato al livello di coscienza degli esseri umani.

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