[07/12/2007] Aria

Emissioni, bocciatura per l´Italia

LIVORNO. Diffuso oggi a Bali il rapporto "2008 Climate Change Performance Index" (elaborato dal Germanwatch e CAN Europe) e per l´Italia è un bocciatura pesante. Il nostro Paese infatti ha pessimi voti nella lotta ai cambiamenti climatici su tutti e tre gli indicatori: gli attuali livelli di emissione, i trend di emissione, e le politiche climatiche, e questo la colloca nei cattivi della classe.

Gli Stati Uniti, l´Arabia Saudita e l´Australia sono tra i paesi che inquinano di più al mondo e si impegnano meno per la protezione ambientale, ma come detto anche l´Italia tra le nazioni che emettono la maggiore quantità di gas serra nell´atmosfera e, allo stesso tempo, sono dotate di politiche climatiche "insufficienti e inadeguate".

Il rapporto "2008 Climate Change Performance Index" vede al primo posto la Svezia con un voto di 65,6 punti nella graduatoria di 56 paesi presi in esame. La seconda posizione è andata alla Germania che, pur essendo - come l´Italia - un Paese con elevate emissioni di Co2, si impegna molto per la protezione climatica. L´Italia e la Germania sono entrambi tra i dieci paesi che inquinano di più (rispettivamente con quote dell´1,67% e del 3% delle emissioni globali di gas serra), ma l´Italia è al 41/mo posto della classifica complessiva (con 47 punti) rispetto al secondo posto della Germania (con 64,5 punti). Al terzo posto della graduatoria dei 56 paesi c´é l´Islanda con 62,6 punti. A livello Ue, sono andati peggio dell´Italia solo la Grecia (46,8 punti), l´Irlanda (46,4), Cipro (46) e il Lussemburgo, che é il Paese con il voto più basso (39,2 punti) tra i Ventisette. A livello globale, l´ultima in classifica è l´Arabia Saudita con 30 punti, preceduta dagli Usa (33,4), dall´Australia (35,5) e dal Canada (37,6).

A bocciare l’Italia è il triste connubio di trend di emissione crescente (abbiamo aumentato le nostre emissioni del 13% rispetto al 1990 anziché ridurle del 6,5%) e mancanza di politiche e strumenti incisivi, coerenti e continuativi per contenere le emissioni di CO2 provenienti dai settori energetici

«Nessuno stupore e nuovamente solo rammarico nel valutare la brutta figura del nostro Paese di fronte alla comunità internazionale – commenta Michele Candotti, Segretario generale del Wwf Italia - Tra i maggiori responsabili dell’inquinamento da gas serra nel Pianeta, l’Italia ha ripetutamente nascosto le proprie responsabilità ora scaricandole su altri paesi europei, accusando Germania e Gran Bretagna di essere i grandi inquinatori, ora sui paesi in via di sviluppo addossando responsabilità ad India e Cina».

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