[21/03/2006] Rifiuti

Disagi da impianti, negoziare preventivamente è meglio che risarcire

ROSIGNANO. Una recente sentenza di primo grado ha imposto di risarcire chi ha subito disagi derivanti da maleodoranze emesse dalla discarica di Rosignano. Chiediamo a Duccio Bianchi (nella foto), dell´istituto di ricerche Ambiente Italia, se invece dei risarcimenti e dei procedimenti giudiziari non sarebbe meglio pensare a procedure di compensazione preventiva dei disagi procurati a chi vive vicino ad impianti industriali e/o di smaltimento.

«Sì, sicuramente sì. Quello che lo impedisce è solamente la volontà politica di amministrazioni ed aziende. Occorrerebbe aprire tavoli di negoziazione dove entrano in gioco i diversi interessi. Ci vorrebbe una disponibilità a scambiare, valutare e confrontare le diverse esigenze, come si fa nelle contrattazioni sindacali. In questo, tra l´altro, il nostro paese ha una grande tradizione».

E perché non ci si riesce?
«Se le opzioni vengono fatte in forma assoluta: gli impianti sono giusti per principio, oppure gli impianti sono pericolosi e danneggiano per principio la salute, entrano in gioco valori assoluti non negoziabili. In realtà in altri settori si negoziano anche i rischi e/o i disagi, si pensi solo a quanto succede per alcune professioni dove si monetizzano le indennità di rischio».

Quindi non rimane che il ricorso alla magistratura?
«Dove l´oggetto è il disturbo, il disagio, la perdita di valori immobiliari, è credibile e preferibile negoziare preventivamente. Ci possono essere tecniche di quantificazione che soddisfano tutte le parti e compensazioni economiche o di altro tipo che possono essere efficacemente messe in atto. Mi sembra che questo - conclude Bianchi - sia comunque preferibile alla rivalsa civile o penale con la richiesta di danni morali o materiali».

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