[11/12/2007] Energia

Rutelli: No Via nazionale per eolico con potenza superiore ai 20 Mw

LIVORNO. Due passi avanti per le rinnovabili in Italia. Si potrebbero compiere se il ministro Rutelli rispetterà quanto ha dichiarato durante il congresso nazionale di Legambiente. Ovvero esclusione della previsione contenuta nel correttivo del “Codice dell’Ambiente” di sottoporre gli impianti eolici di potenza superiore ai 20 MW dalla procedura di Via nazionale; e la bocciatura della moratoria sul solare chiesta dalle soprintendenze.

L’annuncio di Rutelli sugli impianti eolici esalta ovviamente l’Anev, che ricorda quanto quella «assurda previsione era stata fin da subito contrastata dall’Anev che riteneva ingiustificatamente punitiva visto che tale attenzione veniva riservata solo ad una fonte rinnovabile, per altro tra le meno impattanti, lasciando invece libera la realizzazione di impianti alimentati da fonti fossili».

«Il giudizio non è mai stato di merito – continua l’Associazione nazionale energia del vento - quanto di metodo sia per quanto riguarda l´assoggettamento solo per tale fonte, sia per il fatto che una previsione di tale fatta avrebbe comportato lungaggini non compatibili con le previsioni attuali di rilascio dell´autorizzazione. In tale attività di contrasto alla norma indicata, si è segnalato per il suo intervento il senatore Francesco Ferrante che dimostra come la nostra posizione fosse ampiamente condivisa anche da importanti esponenti delle istituzioni».

«Richiedere la valutazione di impatto ambientale nazionale per gli impianti eolici superiori ai 20 Mw – ha detto l’ormai ex direttore di Legambiente Francesco Ferrante - sarebbe un inutile appesantimento di una procedura che già prevede la Via regionale». L’esclusione della Via nazionale per gli impianti eolici superiori ai 20 Mw, nell´approvazione definitiva della riforma del codice Matteoli, è dunque per Ferrante «una notizia positiva che risponde anche ad una nostra richiesta tesa a equilibrare una situazione per la quale in questo Paese potevamo avere una doppia Via per la realizzazione di impianti eolici e nessun bisogno di Via per realizzare una centrale a carbone di 300 Mw».

Per quanto riguarda la moratoria richiesta dalla Soprintendenza alle belle Arti del Lazio, inviata a tutti i comuni italiani, con la quale si chiede di bloccare tutte le richieste di inizio lavori inerenti l’installazione di pannelli solari, Rutelli come detto ha assicurato che sarà respinta. Una buona notizia, a dir poco saggia, anche se sgomenta il fatto – come ha sottolineato nel suo editoriale su greenreport Massimo Serafini – che in una situazione come quella attuale, dove si chiede uno sforzo a tutti per cercare di far proliferare le energie rinnovabili, un ente come la Soprintendenza non si renda conta di quali siano le priorità. Che non significa distruggere l’esistente, ma neppure renderlo immobile e immutabile al tempo come non accade e non può accadere per nessuna cosa al mondo. Specialmente in una fase dove, se appunto non si cambia registro, perdere l’esistente non è più un rischio, ma praticamente una certezza.

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