[11/12/2007] Rifiuti

Rifiuti, la Finanziaria prorogra il passaggio da tassa a tariffa

LIVORNO. Puntualmente dal 1999, come al solito a scadere dell’anno, arriva anche quest’anno la proroga dei termini per l’applicazione della tariffa rifiuti. Chi ci avesse scommesso avrebbe senz’altro vinto. Anche se la quotazione della vincita sarebbe stata quasi certamente bassa, data la scontatezza del provvedimento.

Dopo aver inserito in finanziaria la proroga per la possibilità di smaltire in discarica i rifiuti indifferenziati, adesso arriva infatti anche quella relativa al passaggio della tassa in tariffa.
«Sembra proprio che sui rifiuti la presa in giro continui- ha commentato il responsabile scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani - non bastava aver prorogato lo smaltimento in discarica dei rifiuti indifferenziati, ora la Finanziaria rimanda anche l’obbligo del passaggio dalla tassa alla tariffa, strumento fondamentale per ridurre la produzione dei rifiuti in un paese dove si registra un trend di crescita costante».

«L’emergenza rifiuti che grava su buona parte del Paese – continua Ciafani – dipende anche dall’incapacità di prendere decisioni e dal vizio, tutto italiano, di continuare a rimandare l’entrata in vigore di provvedimenti fondamentali». Ma su questa ennesima proroga pesa (forse) anche il fatto che la revisione del Dlgs 152/2006, rende il passaggio ancora più complicato. Tanto che a marzo il dipartimento per le politiche fiscali del ministero dell’Economia e delle Finanze, aveva redatto una nota in merito al passaggio da tassa a tariffa per il servizio di igiene urbana .

Nella nota si metteva in chiaro che «per l’anno 2007, i comuni non possono abbandonare il sistema di prelievo già vigente (tarsu, ndr). La ragione di tale divieto è da ricercare nella volontà del legislatore che, nelle more della completa attuazione delle disposizioni recate dal D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante il Codice ambientale, ha inteso evitare qualsiasi modifica del regime adottato dall’ente locale al fine di impedire l’insorgenza di ulteriori incertezze applicative». Quindi nell’incertezza di sapere se la modifica del testo unico reintrodurrà la tariffa abolita dal testo unico di Mattioli, si ricorre ad una ulteriore proroga. E non è detto che sia l’ultima.

Torna all'archivio