[11/12/2007] Comunicati

La Cia all’Ue: 2 milioni di ettari per coltivare mangimi non Ogm

LIVORNO. Giuseppe Politi (Nella foto), il presidente nazionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha lanciato una proposta che se accolta potrebbe cambiare il volto della zootecnia europea con un Piano Ue che preveda una rinnovata disponibilità di proteine vegetali per l’alimentazione animale: «Due milioni di ettari per sostenere una filiera per i mangimi animali non Ogm, dei quali cinquecentomila in Italia. Si tratta - ha detto Politi - di una scelta di carattere economico per rispondere alle attese dei consumatori europei ed italiani, in particolare, che vogliono un’alimentazione priva di Organismi geneticamente modificati. In questo modo l’Ue avvierebbe una seria programmazione dando certezze reali per i produttori agricoli in grado di programmare la loro attività».

La proposta della Cia potrebbe servire anche a risolvere la situazione del Parmigiano Reggiano, uno dei prodotti italiani più noti, che è nel mirino di Greenpeace che accusa i produttori di alimentare le mucche con soia Ogm. Per Politi «L’avvio di una trattativa per arrivare ad un accordo di filiera in Emilia Romagna per il Parmigiano Reggiano rappresenta un significativo passo in questa direzione. Il coinvolgimento di organizzazioni dei produttori di cereali, di foraggio e di latte, e delle confederazioni agricole e cooperative per promuovere un percorso in grado di assicurare la disponibilità di mangimi garantiti non Ogm per l’alimentazione dei bovini da latte per la produzione del Parmigiano, è una scelta positiva che va estesa e sviluppata sia in ambito nazionale che europeo. Occorre, infatti, dotare l’intera unione di un effettivo Piano strategico che consenta di competere economicamente nel contesto internazionale, scongiurando carenze di foraggio, come purtroppo è accaduto in alcune occasioni, garantendo ai produttori precisi punti di riferimento e assicurando ai consumatori prodotti Ogm-free, come richiesto a stragrande maggioranza».

Politi già nei giorni scorsi aveva annunciato la proposta di Piano a Bruxelles, ed oggi dice che «fin dalle prossime settimane confronteremo la nostra idea a livello comunitario, sviluppando un’ampia e articolata discussione. Obiettivo è che l’Ue predisponga la sua decisione in materia di mangimi Ogm-free in tempi molto rapidi».

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