[21/03/2006] Rifiuti

Lipu e Greenpeace: da Ciampi un atto illuminato e di buon senso

PARMA. «E’ necessario capire quali motivazioni hanno indotto il Presidente Ciampi a rinviare al Governo il decreto sulla legge delega ambientale. Ma certo si tratta di un atto di buon senso e di grande equilibrio. Un atto che peraltro non coglie impreparate le associazioni ambientaliste e a nostro avviso nemmeno il Governo, visti i segnali di timore traditi in tal senso negli ultimi tempi».
Così commenta il rinvio della legge delega ambientale Danilo Selvaggi, responsabile rapporti istituzionali della Lipu: «Troppi buchi, troppa approssimazione e troppo poco spirito ecologista hanno ispirato l’intera vicenda della Legge di riordino della materia ambientale la cui messa in pratica rischierebbe di dare all’Italia un ambiente molto poco ordinato e, soprattutto, molto meno protetto».

«Nel decennio della lotta a favore della biodiversità che lo stesso presidente Ciampi ha opportunamente ricordato e stimolato proprio in queste ore alla vigilia del meeting in Brasile – conclude Selvaggi – il nostro Paese ha bisogno di un impegno serio perché la natura e la biodiversità siano oggetto di programmi seri e azioni concrete, e non di una filosofia che sembra porre l´ambiente agli ultimi posti nella lista delle necessità e delle urgenze». Intanto si profilano meglio i motivi della bocciatura: oltre a questioni tecniche sarebbero stati soprattutto il mancato vaglio del Consiglio di Stato e delle associazioni ambientaliste ed il parere negativo della conferenza Stato-Regioni a far dire di no a Ciampi.

Soddisfazioen anche da parte di Greenpeace: «Il presidente Ciampi rinviando al Governo il decreto sulla legge delega ambientale compie un atto illuminato di cui si sentiva grande necessità. Se vogliamo affrontare le sfide ambientali che ci attendono, dai rifiuti alla qualità delle acque, non possiamo smantellare l´intera legislazione ambientale faticosamente conquistata» ha dichiarato Pippo Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace.

Per i guerrieri dell’arcobaleno il presidente della Repubblica aveva già dimostrato la sua sensibilità nei giorni scorsi, inviando un messaggio a Greenpeace in cui si legge tra l´altro che «la tutela dell´ambiente, la salvaguardia della vitalità e della funzionalità dell´ecosistema sono fondamenti essenziali per costruire un nuovo umanesimo alla base di un progetto di pace, di stabilità e di prosperità condivisa».

Torna all'archivio