[13/12/2007] Acqua

Depuratore in Valdinievole e Tubone, la Regione fa il punto

PISTOIA. La Regione Toscana, informando sullo stato di attuazione del progetto di riorganizzazione della depurazione della Valdinievole, alla luce delle ultime novità emerse che ipotizzano la realizzazione di un nuovo depuratore a Ponte Buggianese, cerca di rassicurare le associazioni industriali di Pistoia. Le preoccupazioni derivavano dalle possibili ricadute negative che gli attuali costi di depurazione hanno sulla competitività delle imprese locali. All’incontro di Pistoia organizzato dall’assessore regionale alla partecipazione Agostino Fragai (Nella foto), erano presenti i consiglieri regionali Daniela Belliti, Caterina Bini e Roberto Benedetti, la provincia e i sindaci dei comuni della Valdinievole.


«Dalla riunione è emerso come si stia lavorando con convinzione alla integrazione del vecchio accordo di programma sul progetto (del 2004) – dichiara l’assessore provinciale alla pianificazione territoriale Luigi Giorgetti - nella direzione della costruzione di un nuovo depuratore localizzabile nel comune di Ponte Buggianese per il trattamento delle acque di Chiesina, Pescia e Ponte Buggianese, capace di restituire significative quantità di acqua di buona qualità utilizzabile per prevenire il rischio della siccità del Padule».


«Come è noto - continua Giorgetti - oltre che il nuovo depuratore, la proposta di aggiornamento del progetto prevede anche la individuazione di una riserva di acqua in località “Le Colmate” e di una piccola vasca di espansione che dovrà raccogliere le acque provenienti dal depuratore per distribuirle nel Padule nei momenti di maggior bisogno. Rispetto al progetto iniziale queste proposte lo migliorano permettendo di evitare l’intensificarsi di episodi di siccità del Padule. La riunione è stata utile a delineare il percorso da seguire da parte degli enti per arrivare nei tempi più brevi possibili alla sottoscrizione del nuovo accordo - conclude Giorgetti - A questo proposito gli enti firmatari dell’accordo iniziale si riuniranno a San Miniato, presso l’Ato 2, il 21 dicembre al fine di esaminare il nuovo progetto».

L’assessore Fragai, congiuntamente alla provincia, si è fatto carico anche della riapertura del percorso partecipativo, per confrontarsi su queste nuove proposte, che sono scaturite da un lungo confronto che ha visto protagonisti, oltre che i Consigli delle istituzioni, associazioni e cittadini della Valdinievole. Intanto le associazioni industriali saranno informate in modo specifico sul progetto durante l’incontro previsto per il 20 dicembre. Gli industriali chiedono che la riorganizzazione della depurazione restituisca, almeno per questo costo, la competitività al sistema di imprese quali le lavanderie e l’agroalimentare. Bene che qualcuno dalla regione si faccia carico della situazione e riapra il percorso partecipativo che non riguarda solo la Valdinievole (ricordiamo che stiamo parlando del famoso progetto “tubone”).

Positive le soluzioni trovate per il Padule di Fucecchio anche grazie all’azione convinta delle associazioni ambientaliste che fin da subito avevano avanzato la proposta del mantenimento di un depuratore tecnicamente avanzato in Valdinievole. Ma il progetto, sul quale si firmò l’Accordo di programma del 2004, presentava molti altri punti oscuri. Ne ricordiamo due: la chiusura del ciclo delle acque (il famoso acquedotto industriale con il riuso delle acque reflue) i cui tempi di realizzazione erano posposti rispetto all’accordo sulla depurazione e lo spostamento di grandi quantità di acqua in tubazioni artificiali dai bacini della Valdelsa e dalla Valdera verso gli impianti di depurazione della zona del cuoio, con il rischio di mettere in crisi molti corsi d’acqua. Ci pare di capire che a giorni sapremo finalmente come questi problemi saranno stati risolti.

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