[14/12/2007] Energia

Aie: 200mila barili di petrolio in più al giorno nel 2008

LIVORNO. L’Aie, l´Agenzia internazionale dell´energia, ha reso note le sue stime riguardo all’andamento della domanda di petrolio. L’agenzia prevede che la crescita della domanda mondiale di petrolio sarà più di quanto atteso nel 2008, ovvero un aumento di 200 mila barili al giorno rispetto a quanto inizialmente previsto per complessivi 2,1 milioni di barili al giorno.

Nonostante le stime sulla crescita della domanda, per il quarto trimestre del 2007, siano scese a 1,3 milioni di barili al giorno, 200 mila barili al giorno meno di quanto inizialmente previsto, per i primi mesi dell’anno prossimo (100mila barili in più nel primo trimestre) e poi tendenzialmente per tutto l’anno, la domanda è destinata a salire.
L´incremento, secondo l’agenzia, è legato alla maggiore richiesta che viene dai paesi ad economia emergente. Stime confermate anche dai dati dell’Unione petrolifera, che segnala che a fronte del calo della domanda complessiva di energia il petrolio continua a indietreggiare tra le principali fonti di approvvigionamento: il suo contributo è infatti sceso al 43,3% (nel 1990 era al 57%) mentre il gas si attesta al 36,6%, i combustibili solidi al 9,2% e le fonti rinnovabili al 6% (-3,4% legata alla crisi idrica, contro un progresso che l´anno scorso era stato del 5%).

Fattore che ha determinato un risparmio nella bolletta petrolifera del 2007, su cui però il vero contributo l’ha dato l’euro forte sul dollaro, che nonostante l’aumento del greggio sino quasi a sfiorare i 100 dollari al barile, ha salvato la bolletta energetica nazionale, che è risultata inferiore di due miliardi rispetto alle previsioni di inizio anno.

Riguardo all’andamento dei consumi petroliferi, l’anno che sta ormai finendo ha registrato una contrazione per la quota di benzina, compensata però dall’aumento della domanda di gasolio; tanto che la domanda dei carburanti, nel complesso, si mantiene stabile. In tutto ciò il prezzo del gasolio, sempre più diffuso nel parco automobilistico italiano, è sempre più caro (tanto che il rincaro ha determinato le proteste dei camionisti dei giorni scorsi) e destinato presto a superare – avverte l´Up – quello della benzina.

Sull’andamento del prezzo del greggio nel prossimo anno l’Unione petrolifera è piuttosto ottimista e stima una quotazione che oscilla tra i 65 e i 70 dollari al barile. E se anche fosse reale questa quotazione dovrebbe comunque indurre a prendere misure drastiche per ridurre in maniera forte la dipendenza globale dalle fonti fossili. Ma le stime dell’Aie non sembrano indicare questa direzione, come pure i segnali di inversione di tendenza che arrivano dalla conferenza Onu di Bali, non lasciano presagire niente di buono.

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