[19/12/2007] Parchi

La battaglia mondiale contro la marea nera sudcoreana

LIVORNO. Il Programma dell’Onu per l’ambiente (Unep) ha avviato un piano di intervento urgente per aiutare la Corea del Sud a far fronte alla peggiore marea nera della sua storia, provocata il 7 dicembre da una petroliera di Hong Kong, la Hebei Spirit, che è stata speronata da una chiatta ad un centinaio di chilometri a sud di Seul, rilasciando in mare 10.500 tonnellate di greggio, si è così originata una chiazza di petrolio che si estende per circa 160 chilometri di coste, e minaccia da vicino Cheonsu Bay, un vero e proprio santuario per 400 mila uccelli migratori, e che ha inquinato importanti aree di pesca, mettendo in pericolo la sopravvivenza di attività di acquicoltura che danno da vivere a 27 mila addetti.

L‘emergenza ha sollevato grande emozione in Asia e alla gigantesca operazione di bonifica stanno partecipando 200 mila persone, in gran parte volontari, 327 imbarcazioni, 17 aerei e 13 elicotteri.

Il Northwest Pacific Action Plan (Nowpap) dell’Unep ha inviato sul posto un’equipe di valutazione rapida per aiutare le autorità sudcoreane ad attenuare l’impatto della marea nera. Due Paesi membri del Nowpap, Cina e Giappone, hanno inviato circa 60 tonnellate di “sorbents to RoK” per arginare l’estensione della chiazza di petrolio, il Giappone ha anche inviato un gruppo di esperti su richiesta del governo coreano.

Anche l’Unione Europea ha inviato una squadra di valutazione che lavora congiuntamente con l’Unep e gli Stati Uniti hanno inviato esperti antinquinamento della Guardia costiera, mentre un’azienda privata di Singapore ha messo a disposizione aerei.

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