[19/12/2007] Comunicati

L“Africa australe si prepara ai cicloni e alle inondazioni del 2008

LIVORNO. Forse il determinatissimo atteggiamento della delegazione del Sudafrica a Bali, che é stata fondamentale nel mettere all“angolo gli Stati Uniti ed a rintuzzare la volontą degli Usa di non prendere decisioni sulla lotta ai cambiamenti climatici, si spiega meglio se si guarda alla situazione ambientale dell“Africa australe, che č forse la frontiera avanzata dei mutamenti climatici prossimi venturi.

Nel 2007, pił di un milione di persone hanno perduto i loro mezzi di sussistenza a causa di veri e propri diluvi e dei cicloni che hanno colpito l“Africa australe e il Madagascar. Per questo otto Paesi che si affacciano sull“Oceano Indiano si sono accordati per lavorare pił strettamente per migliorare la loro preparazione e le loro capacitą di risposta alle diverse catastrofi naturali.

«Quest“anno - spiega Kelly David, responsabile dell“ Office for the coordination of humanitarian affairs dell“Onu (Ocha) - numerosi governi della regione hanno preso misure nei propri Paesi. Per essere meglio preparati all“attuale stagione delle piogge e dei cicloni, in particolare elaborando dei piani di urgenza per i disastri».

Dal 5 al 7 dicembre, l“Ocha ha organizzato nella cittą sudafricana di Johannesburg un incontro di preparazione e di risposta alle catastrofi naturali preparatorio, al quale hanno partecipato governi e associazioni di volontariato ed intervento di diversi Paesi che hanno accettato di rafforzare la cooperazione regionale: Sudafrica, Comore, Madagascar, Malawi, Mozambico, Namibia, Zambia e Zimbabwe.

In una dichiarazione comune, i responsabili degli interventi di urgenza hanno concordato non solo di condividere le informazioni e le capacitą di interveto riguardanti le catastrofi naturali, ma anche di creare squadre regionali di risposta rapida e di sviluppare protocolli per permettere la libera circolazione di personale ed attrezzature e materiale d“urgenza all“interno della regione. Sudafrica e Madagascar hanno firmato un accordo di collaborazione per lo scambio di attrezzature e di risorse umane e tecniche, in preparazione alle inondazioni ed ai cicloni attesi per il 2008.

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