[20/12/2007] Comunicati

Il nuovo presidente Lee vuole denuclearizzare le due Coree

LIVORNO. Lee Myung-bak (Nella foto), del Grande partito nazionale (conservatore) é il vincitore delle elezioni presidenziali sudcoreane. Ha vinto nonostante le accuse, circostanziate e non smentite, di corruzione, ma i sudcoreani hanno scelto la sua promessa di rilanciare l’economia.

Il primo passo del neo-presidente è stato però quello di annunciare una nuova era senza armi nucleari nella penisola coreana. Quindi se il nord comunista dovrà smantellare tutti i suoi ordigni (e lo sta già facendo sotto controllo delle grandi potenze) anche gli americani dovranno probabilmente sloggiare le testate nucleari dalle loro basi in Corea del Sud. «Con una denuclearizzazione della penisola coreana – ha detto nelle sua prima conferenza stampa da presidente Lee Myung-bak – la Corea del sud e la Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc) vogliono aprire una nuova era di cooperazione. La strada verso l’unificazione sarà garantita attraverso la pace e sulla base della coesistenza».

Lee ha detto che la sua amministrazione vuole persuadere la Rpdc a mettere in atto la denuclearizzazione nel quadro dei colloqui a 6 e di voler favorire il dialogo tra il nord comunista e gli Stati Uniti d’America che sono presenti nel Paese sin dal 1950 subito dopo lo scoppio della guerra tra le due Coree. «Giuro davanti a voi – ha detto il nuovo presidente che assumerà i pieni poteri il 25 febbraio 2008– di aprire un’era di pace sulla penisola coreana senza armi nucleari». Ma Lee Myung-bak non rinuncia per questo all’alleanza con America e Giappone, anzi la rilancia e da Washington arrivano subito segnali positivi.

Agli americani, che non nascondono la soddisfazione per la vittoria dei conservatori, Lee ha detto che il suo insediamento sarà «un momento nel quale le relazioni tra la Corea del sud e gli Stati Uniti saranno trasformate» e gli Usa rispondono sperando che l’alleanza Usa-Corea diventerà ancora più solida. Lee manda a dire al Giappone che si sforzerà di migliorare i legami tra Seul e Tokyo, messi in crisi da recenti problemi territoriali e dal ricordo della brutale occupazione nipponica della Corea durante la seconda guerra mondiale.

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