[20/12/2007] Rifiuti

Rifiuti Campania, Buonomo (Legambiente): «Sono già ricominciati i roghi per strada»

LIVORNO. Il paradosso della vicenda rifiuti in Campania è che sembra una situazione inverosimile ma invece è vera. Sono passati 13 anni, si è speso un miliardo di euro, si sono succeduti commissari in una parabola che ha visto impegnati tutti i livelli istituzionali: politici, tecnici, protezione civile, prefettura. E come in un terribile percorso del gioco dell’oca, si ritorna sempre al punto di partenza: rifiuti accumulati nelle strade, cittadini in rivolta, amministratori che si rimpallano le responsabilità e che soprattutto non sanno più a che santo votarsi.

Anche San Gennaro sembra aver voltato le spalle alla sua Napoli, che è di nuova in emergenza nell’emergenza, con tonnellate di rifiuti che giacciono per le strade. Discariche che non si riescono ad aprire, siti di stoccaggio per le ecoballe (che sarebbero dovute essere di cdr, ma che in realtà non sono altro che rifiuti triturati) che non si trovano più e sono già cinque i milioni disseminati in giro per la regione. L’unico impianto di termovalorizzazione in fase realizzativa dei due previsti, quello di Acerra, che doveva entrare in funzione alla fine di quest’anno, non sarà operativo - secondo le previsioni del commissario Pansa - prima della fine del prossimo. La carenza degli impianti di compostaggio, per soddisfare le esigenze di quella parte dei comuni (oltre cento) che nonostante tutto hanno avviato sistemi di raccolta differenziata, e che costringe al trasporto fuori regione dell’organico selezionato sino addirittura in Sicilia. Una situazione paradossale in cui tutti hanno una quota di responsabilità, ma che nessuno riesce a sbrogliare. Oggi scade tra l’altro la proroga per la discarica di Taverne del re, a Giugliano, e comunque vada saranno problemi: se chiudono perché dovranno individuare immediatamente un altro sito, se prorogano perché i cittadini sono pronti alle barricate.

E il nuovo piano commissariale prevede che dall’1 gennaio si torni alla situazione ordinaria.
Che fare? Ne abbiamo parlato con il presidente regionale di Legambiente Campania Michele Buonomo che ha esordito dicendo che : «Questa si può trasformare nella peggiore delle emergenze, peggio di quanto non abbiamo visto sino ad ora».

Si riapre la strada per il trasferimento dei rifiuti agli impianti della Germania?
«Altro capitolo oscuro perché ufficialmente si dice che non partono ma alcune indiscrezioni le ho avute qualche giorno fa sul fatto che una parte stavano partendo. Ma è evidente che se anche di nuovo si prospettasse questa ipotesi, farli partire richiederebbe alcuni giorni e non si può aspettare oltre. Non si capisce perché in questo impazzimento generale si differiscono ulteriormente anche decisioni fondamentali come quella di far partire gli impianti di compostaggio».

Oggi scadono i termini anche per la discarica di Taverne del re a Giugliano e si prospettano già problemi.
«E’ vero che anche in questo caso vorrebbero prorogare sino al 31 dicembre, ma i cittadini non ci credono più. Le proroghe sono continue e quindi hanno paura che si passi da scadenza a ulteriore scadenza, senza vedere mai la fine».

Pochi giorni fa avete premiato i comuni ricicloni della Campania, e lei ha detto che questo sforzo dei comuni rischia di non servire a nulla.
«Rischia di diventare uno sforzo vanificato anche per i cittadini. In questi comuni non c’è una emergenza così conclamata come nelle altre zone della Campania ma se perdura questa situazione anche i comuni ricicloni avranno difficoltà perché non potranno conferire agli impianti».

Il nuovo piano commissariale prevede di tornare al regime ordinario da gennaio, ma come sarà possibile attuarlo?
«E’ praticamente impossibile perché il ritorno all’ordinario significherebbe trasferire ai comuni e alle province la gestione, ma non ci sono i presupposti per poterlo fare. Dovrebbero dare a loro i poteri straordinari».
Questa potrebbe essere una strada?
«Si potrebbe dare la competenza sulle raccolte differenziate alle province che attualmente sono sub commissari ma dotandoli di poteri adeguati sia normativi che finanziari».

E nel frattempo ricominceranno i roghi per le strade?
«Sono già cominciati, e una sola tonnellata di plastica incendiata per strada libera in aria una quantità di diossina novemila volte superiore a quella che produrrebbe un impianto di termovalorizzazione. Ma questo sembra non preoccupare nessuno».

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