[27/12/2007] Acqua

2007 annus horribilis americano per uragani ed alluvioni

LIVORNO. Il 2007 è stato probabilmente il peggiore per quanto riguarda gli eventi climatici in America, il team dell’Onu per la valutazione e il coordinamento in caso di catastrofi (Undac) ha condotto 14 missioni sul “nuovo” continente, oltrepassando il record del 1998 quando l’istmo centroamericano fu colpito dagli uragani Mitch e Georges.

L’Undac, che fa parte dell’ufficio di coordinamento degli affari umanitari della Nazioni Unite (Ocha) é intervenuto in Repubblica Dominicana dopo l’uragano Noel, in Honduras (uragano Félix), in Belize (Dean), in Giamaica (Dean), in Messico per le devastanti inondazioni, in Perù per il terremoto, in Uruguay per l’alluvione che ha colpito il Paese sudamericano e due volte in Bolivia sempre per inondazioni.

«Queste quattordici missioni – spiega l’Ocha – rappresentano una cifra in aumento, soprattutto perché dieci tra queste sono una risposta ad inondazioni e ad uragani che potrebbero far presagire un avvenire simile, tenuto conto dei cambiamenti climatici».

Forse gli uragani che hanno imperversato in quest’anno così devastante non hanno raggiunto le prime pagine dei giornali perché gli eventi climatici estremi si sono tenuti lontani dalle telecamere dei grandi network televisivi Usa e si sono limitati a colpire le città ed i villaggi dei “soliti” Paesi poveri e non una grande città come New Orleans.

Ma la preoccupazione per l’aumento delle catastrofi naturali è testimoniato dal continuo aumento di Paesi aderenti all’Undac che hanno raggiunto i 57 Paesi, gli ultimi arrivati sono Israele e gli Emirati Arabi Uniti. L’Undac raggruppa 160 responsabili nazionali di Europa, America, Carabi, Africa, Asia e Pacific, personale dell’Ocha e di altre 12 organizzazioni internazionali, tra le quali Agenzie Onu, Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, Ong e società private, con il compito di fornire i primi aiuti agli Stati durante la prima fase che segue le catastrofi naturali.

Tra gli interventi più rilevanti effettuati dall’Undac ci sono quelli del post-tsunami in Asia e quello dopo il disastroso terremoto che ha sconvolto il Pakistan nell’ottobre 2005.

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