[04/01/2008] Energia

Petizioni per fermare tre centrali atomiche Usa

LIVORNO. La percezione che abbiamo in Italia di un nucleare americano che prospera senza nessun contrasto e protesta non potrebbe essere più sbagliata. Nove associazioni Usa di consumatori ed ambientaliste hanno chiesto alla Nuclear regulatory commission (Nsc) di sospendere tutti i rinnovi delle licenze per le centrali nucleari in attesa di un accurato controllo federale, accusando la Nst di non avere la capacità e la competenza per controllare le informazioni sulla sicurezza tecnica che vengono presentate direttamente dai gestori degli impianti.

Le associazioni chiedono la sospensione delle licenze e l’ispezione federale dopo aver accertato che gli ispettori della Nsc avevano copiato integralmente i dati forniti loro dalle centrali nucleari di Turkey Point , in Florida, e di Ginna a New York, senza verificare se i programmi di sicurezza standardizzati venivano davvero rispettati. Insomma i “controllori” prendono per buoni i dati dei controllati, senza nemmeno mettere in atto procedure per verificare se le procedure di sicurezza usate nelle centrali erano messe in atto correttamente.

Nonostante questo le licenze di Turkey Point sono state rinnovate nel 2002 e quelle di Ginna nel 2004.

Un altro comitato sta cercando di impedire che la licenza della centrale nucleare di Oyster Creek (nella foto), ad Ocean Country, nel New Jersey sia prorogata per altri 20 anni. Si tratta della più grande centrale “privata” nucleare degli Usa, in funzione dal 1969 e la cui licenza scadrebbe nel 2009.

La correttezza delle operazioni in corso a Oyster Creek sono state messe in dubbio da una recente sentenza che ha dato ragione agli ambientalisti riguardo alla carenza di controlli, ma che ha prorogato comunque l’esercizio dell’impianto.

Anche nell’Hudson River la Entergy Nuclear Northeast ha chiesto di prorogare di altri 20 anni la sua licenza per la Indian Point nuclear e anche qui fioccano i ricorsi, visto che è al centro di un’area abitata da 20 milioni di persone che considerano i controlli insufficienti.

Oltre a associazioni, gruppi e comitati locali, fanno parte del comitato Stroc che ha avviato le petizioni anche New Jersey Environmental Federation, Nuclear Information and Resource Service, New Jersey Sierra Club, New Jersey Public Interest Research Group, Jersey Shore Nuclear Watch, Grandmothers, Mothers e More for Energy Safety.

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