[04/01/2008] Comunicati
LIVORNO. Per stilare la classifica di Ecosistema Bambino 2008, l’indagine annuale di Legambiente sulle politiche dell’infanzia presentata stamani a Roma, i parametri presi in esame vanno dagli strumenti di coinvolgimento messi in campo dalle amministrazioni (consulte giovanili, consigli comunali dei ragazzi, incontri e occasioni di confronto con le istituzioni), alle forme di partecipazione (azioni di adozione del territorio, progettazione partecipata), alla presenza e al funzionamento di strutture e uffici dedicati ai giovani, alla quantità e qualità dell’offerta culturale (musei, aree riservate, eventi, teatri, ludoteche, biblioteche), alle iniziative di promozione culturale e sociale ad hoc per i cittadini più piccoli (pubblicazioni e riviste per ragazzi, manuali educativi, feste, rassegne cinematografiche, soggiorni in città e fuori città, corsi, laboratori, ecc…).
Torino si classifica la primo posto per aver dimostrato di essere dotata di uffici comunali competenti, capaci di dare continuità ai progetti rivolti ai ragazzi nel corso del tempo nonostante i cambi di giunta. Interessante l’esperienza del laboratorio “Città sostenibile”, un organismo che vede coinvolti più assessorati per promuovere qualità della vita urbana e partecipazione dei bambini. Ravenna (seconda) è la migliore tra le città di una regione, l’Emilia Romagna, che si è dimostrata tradizionalmente attenta alle politiche sociali e quindi anche a quelle dedicate ai più giovani, ma anche per aver saputo integrare, in seno ad Agenda 21 piani d’azione junior e adulti sul tema della sostenibilità. Nella stessa regione anche Modena viene premiata per l’ampiezza di iniziative e la continuità dell’impegno a favore dei bambini dimostrata negli ultimi dieci anni: con il progetto “Conosci l’energia” i ragazzi possono diventare energy manager per ridurre i consumi e l’inquinamento a casa e a scuola. E al sesto posto si trova anche Forlì.
Roma (terza) primeggia per la ricca offerta di stimoli e iniziative culturali, per i tanti progetti, in periferia e in centro città, dentro e fuori dalla scuola. Il progetto “Città come scuola” ha coinvolto ad esempio 150mila studenti.
L’attenzione rivolta al mondo dell’infanzia e le politiche avviate e sostenute negli anni hanno consentito alla città di Firenze di accreditarsi tra le prime posizioni della graduatoria (è settima). Attraverso la collaborazione con associazioni no profit ha realizzato vari progetti partecipati (Le chiavi della città, Poke ma regole), azioni di adozione del territorio (Le bambine e i bambini cambiano la città), ha istituito organi di consultazione dei più piccoli (Consiglio Comunale dei ragazzi, progetto sperimentale Amicincomune).
In Toscana bene anche Livorno, passata dalla 14esima alla nona posizione: «Livorno conferma e migliora i propri interventi nei confronti dei bambini - afferma il sindaco Alessandro Cosimi - Registriamo quindi un costante progresso annuale che prende corpo su importanti interventi, come quello che ha visto a settembre scorso l’apertura di un nuovo asilo nido.
Anche il dato decennale ci conforta e ci impegna a lavorare di più e meglio nell’offrire servizi qualitativamente e quantitativamente migliori, tali da garantire una degna qualità della vita alle bimbe e ai bimbi che nascono e vivono a Livorno, che fanno registrare un aumento, passando dai 1298 nati del 2005 ai 1387 del 2007, a popolazione pressoché invariata».