[08/01/2008] Energia

Per il nucleare di Iter arrivano i miliardi cinesi

LIVORNO. Ora è ufficiale: la Cina prevede di investire circa 10 miliardi di yuans (1,4 miliardi di dollari) nel progetto International thermonuclear experimental reactor (Iter) che partirà quest’anno in Francia, ed al quale parteciperanno anche aziende italiane.

Si tratta del 10% dei finanziamenti e circa la metà del contributo cinese sarà speso nel corso della fase di 10 anni prevista per la costruzione di questa impresa multinazionale.

«Il progetto a per obiettivo quello di trovare una risposta rapida alla nostra penuria energetica» ha detto a “China Daily” Luo Delong, il direttore aggiunto dell’ufficio Iter in Cina.

Ricercatori cinesi avranno il compito di realizzare componenti, come equipaggiamenti di riscaldamento, diagnostici e di mantenimento a distanza per l’impianto che verrà realizzato a Cadarache nella Francia meridionale, dove verrà realizzato il nuovo generatore da parte di un consorzio comprendente Ue, Russia, Giappone, Usa, India Corea del Sud e Cina ed al quale recentemente ha dato il suo appoggio l’Italia.

Iter, “cammino” in latino, vale 11 miliardi di euro ed è destinato a studiare la fattibilità scientifica e tecnica di quello che dovrebbe diventare il reattore deutrezio-trizio a fusione nucleare più avanzato del mondo che fornirà indicazioni sulla fisica del plasma che potrebbe permettere una reazione di fusione stabile. Iter sperimenterà anche tecnologie per le nuovi centrali atomiche a fusione. Iter dovrebbe essere 30 volte più potente di un’altra esperienza simile il Joint European Torus (Jet).

La speranza del pool di investitori internazionali è di produrre un’energia inesauribile, sicura e pulita (risolvendo quindi anche il problema delle scorie radioattive) che rimpiazzi i combustibili fossili.

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